SAVA. Il cimitero è tenuto bene dal soggetto privato. Ma i soldi del Comune dove stanno?

SAVA. Il cimitero è tenuto bene dal soggetto privato. Ma i soldi del Comune dove stanno?

Pagamenti che mancano in tutto. Alla Cooperativa che gestisce la struttura pubblica compresi anche quelli delle lapidi

E’ da poco più di un anno che il nostro cimitero ha preso lustro. Vialetti ordinati, bidoncini della raccolta dei fiori secchi sempre vuoti, terreno che ospita le lapidi ben curato. Insomma, come suol dirsi, un cimitero dignitoso.

E questo è dovuto dalla dedizione della cooperativa Aurora, gestore privato dell’area cimiteriale per due anni di contratto con il nostro Ente pubblico. Durata che va dal febbraio 2015 a febbraio 2017. Ma non sono state poche le difficoltà incontrate dal soggetto privato, le quali vanno dall’inizio della gestione ai giorni nostri.

Primo intoppo fu il ritardo della firma del contratto. Passarono ben 5 mesi dalla classica consegna delle chiavi e qui si può benissimo immaginare il ritardo del pagamento, con i lavori non sospesi su tutto dalla cooperativa Aurora. Cosa questa, la sospensione dei lavori, che ci poteva pur essere in quanto c’era l’inadempienza delle regole della gara d’appalto. E questo non è stato fatto. Il gestore ha portato avanti lo stesso l’area cimiteriale, in tutti i lavori assegnati.

Firmato il contratto, sembrava  che tutto dovesse andare bene. Ma che! Ogni volta un problema veniva creato dal nostro Ente al gestore. Spesso il nostro giornale ha evidenziato il mancato rispetto del nostro Comune nei confronti della cooperativa Aurora, salvo poi vedere gli amministratori nella ricorrenza dei morti prendersi gli elogi sui social per la tenuta decorosa dell’area cimiteriale.

E in questa occasione fu inspiegabile l’affidamento diretto di 12 mila euro di lavori interni per la sistemazione delle stradine interne affidati direttamente a una Ditta, guarda caso, di Maruggio. E a dire che il preventivo della Cooperativa Aurora, per gli stessi lavori, non arrivava neanche a 5 mila euro! Incredibile! Come possiamo leggere questo? Sperpero del denaro pubblico? O, molto probabilmente, dispetto al gestore privato? Andiamo avanti.

Da diversi mesi molti lettori lamentano la mancata consegna delle lapidi, già pagate tra l’altro al nostro Comune. E questa mancata consegna parte già dallo scorso ottobre. Quindi sono tanti i parenti dei defunti che aspettano la fornitura, compresa la messa in opera. Come detto nei giorni scorsi, e dal palco la scorsa domenica, il fornitore delle lapidi vanta già il credito di 10 mila euro da parte del nostro Comune da ben sei mesi, a parte i nuovi ordini che partono da ottobre 2015 ad aprile 2016.

Ma oltre questo vanta anche il credito la cooperativa Aurora in quanto non prende soldi, per la gestione, dallo scorso ottobre! E questi sono soldi, della cooperativa, stabiliti dal contratto firmato seppur con 5 mesi di ritardo! Quindi il nostro Comune, e qui sul banco degli accusati salgono tutti. Direttore di ragioneria, segretario comunale, sindaco pro tempore IAIA, delegato ai Servizi cimiteriali e assessore ai Lavori pubblici. Alla luce di tutto questo, il nostro giornale ha fatto una piccola indagine, la quale è degna di attenzione da parte del nostro lettore.

A Sava le morti in un anno sono circa 180. Di questo numero sono circa 100 salme che vengono collocate nei loculi comunali. Facciamo un pò di conti e vediamo quanti soldi entrano nelle casse comunali: quindi per ogni loculo si paga il canone di 1000 euro. Pertanto se partiamo da 100 loculi occupati il totale viene di circa 100 mila euro. E sono già i primi soldi che entrano nel forziere comunale. In questi 100 loculi va fatta la lapide. E quest’ultime devono essere uniformi.

Ogni lapide costa circa 400 euro. Moltiplichiamo il costo di una lapide per i 100 loculi abbiamo un totale annuo di 40 mila euro. Quindi abbiamo un totale di 140 mila euro all’anno che come voce “cimitero” entrano nelle casse comunali.

Il costo della gestione è di circa 45 mila euro all’anno, comprese le lapidi.  Da una attenta lettura il Comune incassa 140 mila euro e, sulla carta, dovrebbe spenderne 45 mila.

Quindi, i numeri sono questi. E i soldi dove stanno?

Molto probabilmente sono stati stornati verso altri capitoli di spesa, e per strada non credo che si sono persi in quanto fanno capo a bonifici bancari e conti correnti postali.

Lasciando, modo di dire, con il culo per terra gestore e parenti dei defunti. Alla faccia della legalità e della trasparenza!

Giovanni Caforio

viv@voce

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