Le dimissioni del coordinatore di Forza Italia, l’intervento del presidente del Comitato cittadino di salute pubblica savese e le osservazioni degne di note

Le dimissioni del coordinatore di Forza Italia, l’intervento del presidente del Comitato cittadino di salute pubblica savese e le osservazioni degne di note

Tutto parte da un articolo de lavocedimanduria.it

Tutti sappiamo bene che il web, in prevalenza facebook e twitter, sull’immediato dà le risposte agli articoli e ai vari commenti che si affacciano sulle pagine telematiche. Quindi link immediati e risposte celerissime.

Commenti e pareri inclusi. Ma quando si entra nella sfera della politica, e qui bisogna fare attenzione, un conto è entrare come un Paolo Rossi qualunque e un conto entrare come presidente di un Comitato. Certo ci può anche stare se all’interno del dialogo il tema può essere pertinente alla funzione di un Comitato.

Ma quello che è successo oggi, a proposito della notizia data sulle  dimissioni del coordinatore messapico azzurro Piergiorgio Erario è un qualcosa di singolare. Erario, da politico, mostra le sue ragioni, valide o meno, ma è da politici o conoscitori della materia e dell’argomento di che trattasi si risponde. Invece no.

In perfetta “buona fede” il presidente savese del Comitato cittadino di salute pubblica entra a gamba tesa. Come?

“Grande !!! Sig Erario. Dovevi farlo prima. Comitato Salute Pubblica Sava”. E’ questo il face di De Maglie.

Pronta la reazione dell’azzurro Arturo De Cataldo sulla stessa pagina.

“Scusate, ma non riesco proprio a capire l’intervento del COMITATO di SALUTE PUBBLICA SAVA in una vicenda di partito … Giuseppe De Maglie vorrei davvero una tuo chiarimento”.

Che ragione aveva De Maglie di commentare a nome del Comitato che presiede? Nessuna credo. Ma commentare da libero cittadino questo si. Tutti possiamo commentare ciò che riteniamo giusto o meno, magari motivando anche le ragioni che ci sono affini.

Ma quando si esce con una firma titolata allora no. Allora, se questo è accaduto, vuol dire che i ruoli si confondono. Se il Comitato vuole entrare nell’arena politica lo faccia. Lasci il drappello e lo striscione che con fierezza si porta dietro e si aggreghi a qualche partito o movimento politico.

Altrimenti, non c’è ragione.

Nessuna ragione che il Comitato che presiede abbia motivo di esistere più …

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento