PEPPO TURCO alla REGIONE. “Impegno costante, possibilità e umiltà”

PEPPO TURCO alla REGIONE. “Impegno costante, possibilità e umiltà”

Intervista a Peppo Turco, neo Consigliere regionale della lista “Emiliano Presidente”

Visti i risultati della tornata elettorale, lei ci sperava in questa elezione?

“No, non ci speravo minimamente, soprattutto dopo la verifica di alcuni partecipanti alla competizione elettorale, mi resi subito conto di non avere nessuna possibilità. In quella lista, nessuno poteva avere una minima chance di essere eletto; perché era una lista che era stata formata per perdere”.

A pochi giorni dalla prima seduta istituzionale alla nostra Regione, lei si emozionerà?

“No, assolutamente no. Non provo emozioni per le rappresentanze, perché, data la mia elezione,ciò non rappresenta un momento di particolare eccitazione. Sono già abituato visti i miei trascorsi politici, come sindaco, consigliere provinciale. Queste situazioni non mi rendono, particolarmente, esaltante”.

Torricella ha espresso due rappresentanti istituzionali: lei e Francesca Franzoso. Ci sarà sintonia sui temi legati alla nostra parte della Provincia?

“Abbiamo già avuto un incontro a Studio100, dove i rappresentanti di questo territorio hanno cercato di chiudere, quasi, un accordo, così come vedremo con la Camera di Commercio, nel senso che ci saranno problematiche importanti che interesseranno Taranto e la sua provincia: la droga, la grande industria, il sistema eco-compatibile con lo sviluppo tarantino. Penso che, i consiglieri, dovranno fare sinergica”.

Un lettore ci ha detto che lei è una speranza per tutti, cioè: se ce l’ha fatta Peppo Turco perché non ce la posso fare anch’io?

“Evidentemente, il lettore mi conosce bene e sa che non ho mai coltivato interessi personali e ho lavorato sempre per la collettività, per quelle che, poi, saranno le possibilità e le capacità di poter incidere a livello regionale, si tratta di un impegno costante e molto forte; si tratta di discutere; si tratta di poter attingere a finanziamenti regionali-europei. La battaglia è sempre molto forte, anche tra i consiglieri”.

Terminata la fase elettorale, il Governatore Emiliano è pronto a formare la squadra. Ci metterà poco?

“Personalmente, penso che ci metterà poco. Decisionista com’è, ci metterà molto poco e saprà scegliere. Io, naturalmente, non farò parte né mai chiederò di farne parte”.

Se dovesse dare un ringraziamento, particolare o generico, per il suo successo elettorale: a chi lo darebbe?

“Innanzitutto, lo darei a tutte le donne che mi sono state vicine, alle mamme intese come forza vitale della mia campagna elettorale. Poi, agli operai alle operaie; agli studenti; ai genitori, questo è il mio corpo elettorale. Se intendiamo per “grandi elettori” i poteri forti, non sarei felice della mia elezione, perché nessuno mi ha intenzionato di una telefonata, evidentemente non sono una persona affidabile per loro. A differenza, per gli operai lo sono, mentre per l’autorità costituita no assolutamente, perché nessuno (anche a livello di rappresentanza politica) si è degnato di telefonarmi. Evidentemente, erano così convinti del fatto che non mi avrebbero eletto mai. Sono, sicuramente, infelici della mia elezione, della mia presenza in via Capruzzi. Confermo la loro infelicità. Il mondo operaio, le mamme, i papà, i giovani sicuramente sì”.

Ora, visto il grande impegno che dovrà apporre in Regione, come cambierà la sua vita?

“Mi crea molto imbarazzo..il fatto di non poter più esercitare l’attività, perché sarò costretto a scegliere, purtroppo, tra via Capruzzi e la mia attività di medico presso l’ASL e, quindi, sarò costretto a mettermi in aspettativa non retribuita per 5 anni. Solo questo, perché il rapporto con gli amici e con il mio territorio sarà sempre quello che è stato, non tralascerò mai il rapporto con gli amici, con il territorio e con i miei pazienti”.

viv@voce

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