SAVA. Un professionista della vicina Manduria mette una taglia di 3000 euro per individuare l’assassino dei due cani fucilati

SAVA. Un professionista della vicina Manduria mette una taglia di 3000 euro per individuare l’assassino dei due cani fucilati

Macchia e Achille, erano i cani che stazionavano davanti al Penny, vere mascotte dei consumatori e trovati assassinati pochi giorni fa nelle vicine campagne savesi

Oggi vivere con un animale sembra, il più delle volte qualcosa di normale, un dato di fatto che non pone problemi. A mio parere però questa percezione è però sbagliata: l’equilibrio presenta diversi aspetti discutibili, il principale dei quali  è che,  i bisogni etologici,  propri e sociali degli altri animali vengono spesso sottovalutati in virtù del piacere di possederli. Prendersi invece cura di un altro essere, anche se animale,  significa ben altra cosa. Questo per entrare nella vicenda accaduta alcuni giorni fa nel territorio del Comune di Sava  dove,  due cani randagi, scomparsi da tempo, voler della sorte sono stati ritrovati abbattuti (a colpi di fucile) per mano omicida di “ignoti disumani”.

La macabra vicenda, oltre ad essere stata riportata dagli organi di stampa , ha fatto il giro del web creando naturale sdegno da parte della cittadinanza e in particolare da un “ignoto gruppo” di animalisti che nei giorni immediatamente dopo al deprecabile episodio, hanno tappezzato “abusivamente”  le mura del territorio urbano e soprattutto del centro ivi compreso gli esercizi commerciali, le cabine telefoniche, i pali dell’illuminazione pubblica ecc. , con locandine a dir poco “anomale – provocatorie”,  dove sono state riportate le foto dei due cani assassinati; una frase a carattere cubitale di “VERGOGNA” e per finire, una TAGLIA COSPICUA IN DENARO (tremila euro) o “l’equivalente di un soggiorno estivo a Campomarino” per coloro che ritroveranno – rintracceranno i colpevoli. Le locandine in questione riportano il numero del cellulare si presume dell’interessato (sembra appartenere ad un avvocato di Manduria) incaricato dove recarsi per la riscossione della TAGLIA (??)

Benissimo, giustificatissimo l’essere incavolati, inorriditi. Il tutto non ha precedenti, il caso è già materia di indagini da parte del Comandante la Stazione dei Carabinieri di Sava  e noi cittadini non possiamo sostituirci agli organi istituzionali preposti ad indagare ed eventualmente denunciare all’A.G. coloro che violano le leggi e il vivere civile.

Noi non cerchiamo di fare di questa spiacevole vicenda un caso da “far west” dove ognuno fa l’accusatore e il “giustiziere privato”: Questo accrescerebbe solo e soltanto il malumore tra noi cittadini.                                            

Mimmo CARRIERI

viv@voce

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