TARANTO. Visioni fuori dai canoni tradizionali. Il programma della quarta giornata di stArt up teatro

TARANTO. Visioni fuori dai canoni tradizionali. Il programma della quarta giornata di  stArt up teatro

Incontri: Franco D’Ippolito a Palazzo Pantaleo, Gerardo Guccini e Massimo Marino al TaTÀ

 

Ultima (data) ma non l’ultima. Chiusura di tutto rispetto per l’edizione 2014 di stArt up teatro, progetto della rete di residenze teatrali pugliesi una.net, sviluppatosi a Taranto sull’asse Città vecchia-quartiere Tamburi.

La quarta giornata del Festival, sabato 27 settembre 2014, avrà inizio, alle ore 10 a Palazzo Pantaleo, nel centro storico, con il tavolo di approfondimento Le Residenze e l’articolo n. 45 del nuovo Decreto Fus, moderato da Franco D’Ippolito (coordinatore Interventi Asse IV Linea 4.3 della Cabina di Regia regionale progetti strategici) e con la partecipazione di operatori e rappresentanti delle Istituzioni.

I protagonisti dei sistemi di residenza regionali consolidati si confrontano alla vigilia dei primi Accordi di Programma Stato/Regioni. Alle ore 17, nel foyer del TaTÀ, al quartiere Tamburi, Massimo Marino presenterà il Poemetto teatrale: il teatro, i teatranti, gli spettatori (Controscene – CorrierediBologna.it).

Si può raccontare il teatro di questi anni in versi? Le poetiche e l’artigianato, le ricerche, i sogni, l’essere attori, spettatori, critici? Si possono esplorare diversamente la dialettica, i contrasti, la storia, le passioni, i dubbi, le illusioni, le esaltazioni, gli investimenti personali e la ricerca di una (nuova) lingua condivisa? A ruota, alle ore 18, l’incontro Sguardi e parole sugli spettacoli con i partecipanti al laboratorio condotto dal critico teatrale Massimo Marino e alle ore 18.30 l’incontro Gli spettacoli nel tempo, come mutano, cosa diventano? a cura di Gerardo Guccini, docente al DAMS dell’Università degli studi di Bologna e direttore responsabile di “Prove di Drammaturgia”.

Un’occasione per riflettere assieme sulla strana vita degli eventi teatrali, sul loro trasformarsi e originare opere nuove. Il tris di spettacoli aprirà alle ore 19, allo spazio off del TaTÀ, con Roberto Corradino in L’osso duro, liberamente tratto da “L’artista del digiuno” di Kafka e altri organi sparsi. Qui si parla di digiuno, e dell’artista che di questo ha fatto la sua arte, quell’artista di questa arte particolarissima del digiunare che proprio per la sua stranezza e per la sua insostenibilità ci porta vicino ad un enigma e ci incuriosisce. 

A seguire, alle ore 21 all’auditorium del TaTÀ, Fortebraccio Teatro proporrà I Giganti della Montagna atto I, adattamento, regia e interpretazione di Roberto Latini  (in scena con Federica Fracassi), in prima regionale. L’ultimo dei capolavori pirandelliani, incompleto per la morte dell’autore. La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta “la Scalogna”. Chiuderà la serata (e il Festival), alle ore 23 al MuDi, nel borgo antico, la produzione dei Teatri Uniti Titanic the End, in prima regionale.

Lo spettacolo debuttò nell’aprile del 1984 a Napoli al Teatro Nuovo per la regia di Antonio Neiwiller, dopo un intenso laboratorio teatrale durato nove mesi. Neiwiller è stato un artista geniale, un poeta costruttore di visioni fuori dai canoni tradizionali. Le sue idee, le sue denunce, i suoi racconti su “fine di mondi” sono ancora fortemente attuali. Nel ventennale della sua scomparsa, Salvatore Cantalupo ha desiderato “risalire” su quella nave, emblematica rappresentazione di una società in via di disgregazione, di rivivere quelle emozioni, quei suoni, quegli odori.

 Info di servizio. Biglietto singolo 5 euro. Data la limitatezza dei posti disponibili, per i soli spettacoli che si terranno a Sant’Andrea degli Armeni (Con il mare facevamo il pane, punto di ascolto per uno spettatore alla volta, dalle ore 17 alle 20), allo spazio off del TaTÀ (L’osso duro) e al MuDi (Titanic The End) è consigliata la prenotazione, telefonando esclusivamente al mobile 366.3473430.  Info: 099.4707948  – 099.4725780 (il botteghino del TaTÀ è attivo dalle ore 17).

stArt up teatro è un progetto della rete di residenze teatrali pugliesi una.net – sei compagnie (Armamaxa teatro, Bottega degli Apocrifi, Crest, La luna nel letto, ResExtensa e Teatro delle Forche), distribuite in quattro province (Bari, Brindisi, Foggia, Taranto) – realizzato nell’ambito di “Teatri Abitati: una rete del contemporaneo”, progetto sostenuto dalla Regione Puglia, inserito nello Strategico “I.C.E. Innovation, Culture and Creativity for a new Economy”, Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, Agenzia Regionale del Turismo Puglia Promozione, Provincia e Comune di Taranto.

ore 19:00 | spazio off TATÀ, quartiere Tamburi

reggimento carri | teatro L’OSSO DURO (60’)

liberamente tratto da “L’artista del digiuno” di Franz Kafka e altri organi sparsi | di e con Roberto Corradino | coproduzione Nuovo teatro Abeliano

ore 21:00 | sala TaTÀ, quartiere Tamburi

Fortebraccio Teatro I GIGANTI DELLA MONTAGNA atto I (70’)

di Luigi Pirandello | adattamento e regia Roberto Latini | con Roberto Latini e Federica Fracassi | musiche e suoni Gianluca Misiti | luci Max Mugnai | in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi – Festival Orizzonti/Fondazione Orizzonti d’Arte – Emilia Romagna Teatro Fondazione | prima regionale

ore 23:00 | MuDi (Museo Diocesano), Città vecchia

Teatri Uniti TITANIC  THE  END (60’)

ideazione e regia Antonio Neiwiller | in una visione di Salvatore Cantalupo | con Salvatore Cantalupo, Carmine Ferrara, Massimo Finelli, Amelia Longobardi, Ambra Marcozzi, Claudia Sacco, Sonia Totaro, Chiara Vitiello | luci Cesare Accetta | in collaborazione con Ex Asilo Filangieri/la Balena, Accademia Amiata Mutamenti, Laboratorio Memini, ’A Puteca | prima regionale

su www.teatrocrest.it/startup-teatro disponibili il programma completo e tutte le informazioni sul Festival

 

viv@voce

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