TORRE OVO. “Tonnara”

Il Comune di Maruggio, e la proprietà privata, chiudono i varchi di accesso

E’ dal 2010 che attraverso  i miei Esposti cerco di sensibilizzare le autorità pubbliche locali (Comune di Maruggio) e quelle regionali (Autorità varie della Regione Puglia) affinché vengano adottati tutti quei provvedimenti necessari mirati alla salvaguardia e al recupero dei siti archeologici e  del patrimonio storico culturale, presente nel territorio della località balneare, in pericolo costante  sia per i danni provocati dall’uomo (transito di autoveicoli)  che per la progressiva erosione del litorale.

I beni in questione oltre alla  “Torre Saracenarisalente al 1550 (a rischio crollo), riguardano: l’ area della  ex “Tonnarache si estende per circa 46.000 mq.  dove la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ha  rilevato che il “sito senza alcun dubbio  è di grande interesse archeologico” per la presenza  di una pavimentazione in “opus spicatum” di una antica villa romana, nonché di tracce di un insediamento costiero dotato di uno stabilimento per la lavorazione del pesce, databile tra la metà del I° sec. a.C. ed il I° sec. d.C., consistenti in setti murari, vasche pavimentate in “pseudospicatum”, numerose vasche a pianta lobata presenti sul banco roccioso (forse relative alla raccolta del sale), e una particolare concentrazione di frammenti ceramici (terra sigillata italica, ceramica a vernice rossa interna, ceramica comune). Tanto è ancora oggi possibile apprezzare nelle aree risparmiate dalla macchia mediterranea che potrebbe, evidentemente celare altre presenze.

Se il danno subito dalla “Torre Saracena “(per la quale il Comune di Maruggio è in attesa di un finanziamento  di 1.000.000 di euri  dalla Regione Puglia – Autorità di Bacino al fine di avviare i lavori di consolidamento e messa in sicurezza), può essere ascrivibile principalmente ai marosi e agli agenti atmosferici in generale che hanno fatto precipitare in mare  la roccia e la falesia, lo  stesso non si può dire per l’area  archeologica della ex “Tonnara”. Per ben due volte  per la “ex Tonnara”, a seguito di miei Esposti riferiti ad alcune situazioni di pericolo e di cementificazione dell’antico piccolo molo adibito a “scalo di alaggio” dai diportisti, alla continua “sosta selvaggia” (soprattutto nel periodo estivo) di Caravan e Roulotte che lasciavano sul terreno e all’interno di un fabbricato diroccato ammassi di rifiuti di ogni genere, ho chiesto ed ottenuto l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto di Taranto-

 L’ 8 giugno 2010, a seguito di un mio Esposto,  la Capitaneria di Porto di Taranto  emise  Ordinanza di DIVIETO di transito  e sosta di qualunque unità navale o galleggiante” nonché “qualsiasi attività subacquea, di pesca e di balneazione, nello specchio acqueo antistante la  “Torre Saracena” per un raggio di 100 metri”.

Il 22 gennaio 2013, sempre a seguito di  mio Esposto, la stessa Capitaneria di Porto di Taranto, sottoponeva a sequestro lo scivolo dell’antico molo, che era stato ripristinato da ignoti con una gittata di calcestruzzo per essere adibito al varo dei natanti.

Ma nonostante il “Divieto di Balneazione”, nonostante il Sequestro dello scivolo (affidato in custodia giudiziaria al responsabile dell’UTC del Comune di Maruggio), comunque in tutti questi anni si è continuato ad accedere, sostare, pernottare e inquinare, nell’area archeologia “ex Tonnara”,sino ad arrivare a violare   anche i sigilli posti in prossimità dello scalo di alaggio dalla Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Taranto.

Ovviamente,”a mali estremi…estremi rimedi”, così,  oltrepassati tutti i limiti, il Comune di Maruggio di comune  accordo con la proprietà privata,  hanno deciso di far posizionare in prossimità della carreggiata (S.P. 122) decine di metri di guard rail  in modo da impedire l’accesso agli autoveicoli all’interno della “ex Tonnara” e del sito archeologico.

Mimmo CARRIERI

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