GROTTAGLIE. Spara e uccide la compagna. Fermato dalla polizia

GROTTAGLIE. Spara e uccide la compagna. Fermato dalla polizia

Dalle testimonianze del vicinato emergerebbero continue liti tra i due

È successo ieri pomeriggio intorno alle 18.30, un colpo di pistola, da chiarire se partito accidentalmente o meno, ha ferito alla testa una donna di 29 anni Fiorenza De Luca, uccidendola. La tragedia è avvenuta in provincia di Taranto, a Grottaglie, nei pressi del centro storico. Il colpo sarebbe partito da una pistola calibro 8, che il marito della donna stava maneggiando (da quello che ha raccontato agli inquirenti). E’ stato lo stesso uomo L.B. di anni 32, ad avvisare la polizia e i sanitari del 118 in stato confusionale “Venite, forse ho ucciso mia moglie”.

All’arrivo degli agenti, la donna era riversa sul pavimento in una pozza di sangue, e purtroppo ne è stato subito constatato il decesso. L’uomo è stato sottoposto ad interrogatorio per tutta la notte, riferendo che il colpo sia partito per gioco. La tesi non convince gli inquirenti, e intanto per L.B. scatta l’accusa di omicidio volontario, seguita da quella per detenzione illecita di arma da fuoco, poiché l’uomo, un bracciante agricolo, riferisce di aver trovato l’arma tempo fa in una campagna, e in seguito deciso di tenerla senza denunciarne il ritrovamento. L’arma è una scacciacani, replica di beretta 6,35, modificata con una canna vera. La coppia aveva quattro bambini, due nati da una precedente relazione dell’uomo, e altri due con la donna, che oltretutto era incinta.

Al momento della tragedia nessuno dei figli era in casa. Lunedì sarà eseguita l’autopsia sul corpo della 29enne, atta a chiarire se l’episodio è davvero frutto di un incidente, o l’ennesimo femminicidio. Il colpo ha sfondato il cranio della donna, il che lascia pensare agli inquirenti che l’uomo le abbia puntato la pistola. I poliziotti del commissariato di Grottaglie diretti dal dottor Vincenzo Maruzzella, hanno cercato di capire come si fosse svolta la giornata della coppia prima dell’orribile momento.

Dai racconti dell’uomo non emerge alcun particolare che possa ricondurre l’accaduto ad uno scatto d’ira omicida, in quanto lo stesso nella sua ricostruzione, ribadisce più volte che il colpo sia partito accidentalmente mentre stava giocando con l’arma, ma da testimonianze del vicinato emergerebbero continue liti tra i due. Sul posto, in Via Corsica, sono intervenuti inizialmente gli agenti di polizia locale, subito dopo gli agenti della Polizia di Stato e il medico legale, dottor Chironi, e il P.M. di turno Mannu Marina.

Elena Ricci

viv@voce

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