TARANTO. Folla di fedeli alla Messa per Santa Rita

TARANTO. Folla di fedeli alla Messa per Santa Rita

È stato uno spettacolo di fede e devozione

 

Come ogni anno una folla di fedeli ha assistito – oggi pomeriggio, giovedì 22 maggio – giorno della solennità di Santa Rita da Cascia, alla solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Monsignor Benigno Papa, Arcivescovo emerito di Taranto, e Monsignor Gino Romanazzi, parroco di Santa Rita, uno dei momenti clou dei festeggiamenti organizzati per Santa Rita.

È stato uno spettacolo di fede e devozione, segno stupefacente della grandezza di Santa Rita che anche quest’anno ha attirato a sé un popolo, lo stesso popolo che poi ha seguito la statua della Santa nella processione per le vie del quartiere, con i balconi addobbati a festa. Al rientro, infine, si è tenuta la Benedizione delle rose, altro momento di grande gioia, in cui si rende evidente la presenza di Cristo.

Nella serata di sabato 25 maggio, infine, si terrà la grande festa popolare “Non lasciatevi rubare la speranza!” incentrata sull’ormai tradizionale “autopranzo” che vede famiglie, anziani, giovani e bambini portare da casa il mangiare per sé e per gli altri; saranno altresì allestiti diversi stand gastronomici e un parco giochi per bambini di ogni età, ed è prevista tanta animazione e uno spettacolo pirotecnico conclusivo.

Su questa iniziativa Don Gino Romanazzi, parroco di Santa Rita, ha detto “è la tua festa, ti aspettiamo, invitiamo ognuno a partecipare con gioia per la consapevolezza che tutto ciò che ci accade è un dono, procurandoci stupore e gratitudine. È un’esperienza che cambia tutto nella nostra vita, anche nel modo di affrontare i vari problemi che si presentano, a cominciare da quelli della salute, dell’ambiente e  del lavoro che manca o è precario”.

Quest’anno il titolo dei festeggiamenti è “Non abbiate paura… non lasciatevi rubare la speranza”, che unisce simbolicamente una citazione di San Giovanni Paolo II, un bellissimo messaggio con cui il Papa polacco si presentò al mondo nella sua prima liturgia domenicale, e una delle più famose e toccanti citazioni di Papa Francesco.

 

viv@voce

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