TARANTO. Azzeramento Giunta Stefàno rinviato tra 15 giorni

TARANTO. Azzeramento Giunta Stefàno rinviato tra 15 giorni

“Niente suggeritori, o vado a casa io per primo”

Erano i nomi della Giunta Stefàno, quelli che stamattina tutti si aspettavano durante l’incontro con la stampa, tenutosi nel salone degli specchi a Palazzo di città, ma questi nomi non sono arrivati. Il sindaco ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione, per fare il punto della situazione e chiarire la vicinanza dell’amministrazione comunale alle esigenze della città, smentendo chissà, quanti in questo ultimo periodo hanno lamentato l’assenza dello stesso rispetto alle problematiche della città.

Il sindaco Stefàno parte dalla città vecchia: “La chiamo così poiché ai tarantini piace chiamarla in questo modo” annuncia, elencando le varie iniziative intraprese dalla sua amministrazione, a partire dalle elezioni del 2007, tese a valorizzarla e che tutt’ora continuano per dotarla di risorse. “Il comune all’epoca in dissesto, investì 6 milioni di euro per ristrutturare l’ex caserma Rossarol, che oggi porta i giovani universitari nel cuore di Taranto”, e ancora continua, parlando dei 2 milioni e mezzo di euro per ristrutturare Palazzo Pantaleo, la torre dell’orologio, Palazzo Galeota, il quale oggi ospita il centro antiusura.

Questo inteso, quale messaggio di vicinanza dell’amministrazione nei confronti della città. In più il sindaco annuncia, che si sta adoperando, avendolo fatto presente alla Regione, per individuare l’ente preposto a finanziare la ristrutturazione di un’ala del Castello Aragonese. “Non siamo distratti. Eravamo in dissesto, e nonostante ciò, abbiamo fatto tutto questo”. Parla al passato il sindaco Stefàno per annunciare l’uscita del comune di Taranto dallo stato di dissesto e l’assenza di debiti fuori bilancio, anche se ancora è in piedi una sentenza per un credito con la banca, e ci sono creditori commerciali che non hanno accettato la transazione al 50%.

“C’è un gruzzoletto nelle casse del comune che ci pone nelle condizioni per poter affrontare questa situazione. Sentiamo di avere le carte in regola”. Stefàno parla anche del tanto discusso piano Cimino, affermando che la giunta proporrà una delibera che demanda al consiglio comunale la scelta ufficiale, in virtù di un principio di trasparenza. “Il sindaco non decide per conto dei consiglieri. La decisione è del consiglio comunale”. Il sindaco afferma altresì, che nella delibera ci sarà la storia di chi ha proposto, di chi ha corretto e chi ha deciso. Tante le cose che Stefàno annuncia per la città, innanzitutto ampliare la pianta organica, annunciando la pubblicazione di un bando per un direttore generale, figura della quale il comune si è privato, a causa dei problemi economici in cui versava.

Tra gli annunci, anche un progetto previsto nel patto dei sindaci, di cui Taranto fa parte, ovvero la sostituzione dei motori dei mezzi pubblici, con motori a metano, per ridurre così l’inquinamento. A proposito di inquinamento, una domanda inerente la questione Ilva e la relativa posizione dell’amministrazione, arriva dal consigliere all’opposizione Renna. Stefàno risponde, che il comune vive il tutto da spettatore, poiché non ha un controllo diretto sull’ambiente e agisce attraverso i dati ufficiali dell’Arpa. Ma qualcuno potrebbe chiedersi: e le ordinanze? Magari di quelle doveva parlarsi prima dell’intervento della Magistratura, ma qui si trascende da quelle che oggi erano gli annunci del sindaco.

Stefàno decide di accogliere le critiche dei cittadini, ragion per cui annuncia l’azzeramento della giunta, espressione del voto popolare e riformulata per loro stesso volere. Questi nomi ci si aspettava di sentirli oggi, ma il sindaco necessita di tempo per compiere le giuste scelte, e rimanda il tutto tra 15 giorni. “E’ difficile da un punto di vista morale poiché si mandano a casa persone regolarmente elette” dichiara e prosegue “Nominerò senza condizionamenti. Nessun suggeritore o andrò a casa io per primo”.

Il sindaco dunque ha recepito le critiche, e ha deciso di onorare la parte amministrativa affinché la città avverta di essere sulla giusta strada. “I fatti parlano chiaro, la verità verrà fuori con il tempo”.

Elena Ricci

viv@voce

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