MONTEMESOLA: un Natale marchiato TARES

MONTEMESOLA: un Natale marchiato TARES

Tre giorni di preavviso e il paese è in difficoltà

Solo tre giorni di preavviso per i Montemesolini, che il 16 dicembre sono chiamati al pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Somme importanti che le famiglie montemesoline dovranno pagare nei prossimi giorni, pena morosità. “Un bel regalo di Natale”, così viene definito. Un colpo basso per i cittadini, considerato anche il clima di tensione che vede protagonisti gli Italiani nelle piazze negli ultimi giorni, volti alla lotta contro l’opprimente tassazione. Il lavoro scarseggia, le possibilità di occupazione quasi inesistenti, e le tasse aumentano! Come hanno appreso la notizia i cittadini?

Sicuramente non bene, date le numerose lamentele. Interessanti le modalità con le quali sono state stabilite le quote. Pare che la tassa vari in base alla categoria in cui è collocato lo stabile e al numero di utenza domestica. Una famiglia dunque, più è numerosa, più paga.

Gli aumenti, che l’Amministrazione ha applicato nella soglia minima, servono ovviamente a compensare le spese supportate. C’è da dire, che Montemesola, vanta un primato non indifferente per quanto riguarda la raccolta differenziata, primato che ha contribuito ad affrontare un’ecotassa di euro 5,625 a tonnellata, rispetto all’aliquota massima di 15 euro! Stiamo parlando del 60,7%, una percentuale non da poco.

Considerando dunque, che il riciclaggio dei rifiuti è fonte di ricchezza, in quanto non vengono solo smaltiti, ma riciclati, e quindi venduti, come può, questo vantato 60,7% e questa ecotassa ridotta incidere negativamente sul costo totale della tassa nelle tasche dei contribuenti? Sicuramente fare la raccolta differenziata, è sinonimo di alto senso di civiltà, di rispetto per l’ambiente circostante, che dovrebbe essere incentivato da politiche atte a ridurre il costo dello smaltimento.

Inutile ribadire che, l’aumento della TARES viene percepito dai cittadini, quale inefficacia della raccolta differenziata, negli ambiti dei benefici economici, e fungere quindi da deterrente, con tutti i rischi del caso; ovvero uno scoraggiamento della popolazione verso tale attività, con conseguente diminuzione di partecipazione attiva.

Come intenderà l’Amministrazione Comunale far fronte al malcontento cittadino? E i cittadini?

Elena Ricci

viv@voce

Lascia un commento