Torricella. Un quadro che mette paura: “Se solo si dovessero presentare tutti i contenziosi a battere cassa, è bancarotta”

Torricella. Un quadro che mette paura: “Se solo si dovessero presentare tutti i contenziosi a battere cassa, è bancarotta”

Intervista fiume all’ex sindaco di Torricella, e attuale Consigliere comunale, Giuseppe Turco

Sono passati oltre due anni quando l’amministrazione De pascale ha sostituito la sua alla guida di Torricella. Ex sindaco, ed ora consigliere comunale, Giuseppe Turco, cosa è cambiato a Torricella?

Forse non ci crederà, ma questa non è solo una mia opinione, ma sono tantissimi i torricellesi che non vedono l’ora che questa amministrazione vada via il prima possibile.

Addirittura. Lei dice che il sindaco De pascale, e i suoi amministratori, quanto prima liberano il Palazzo municipale e meglio è?

Guardi, la squadra De pascale ha fallito su tutti i fronti.

Partiamo dal primo …

Agricoltura: ogni amministrazione ha il compito di velocizzare gli atti pubblici e rendere più snello il parere di acquisire, e realizzare nel più breve tempo possibile, le piccole e medie imprese. Cosa che questa, nell’attuale amministrazione, non si è vista assolutamente.

Lei mette a confronto gli oltre due anni di questa amministrazione con la passata legislatura che ha visto lei come sindaco?

Guardi se volessimo dare uno sguardo al lavoro fatto dalla mia amministrazione la differenza non è tanta, ma tantissima

Prego, lo faccia pure …      

Sotto la mia guida amministrativa Torricella ha visto la relaizzazione di diversi opifici, tra cui quello di Schifone, di Gianfreda e di Lombardi. Abbiamo messo nella zona PIP (piano insediamenti produttivi, ndr) luce e gas, dietro la richiesta del defunto onorevole Pietro Franzoso. La mia amministrazione è stata aperta ad ogni possibilità di miglioria per il tessuto economico di Torricella e non ci siamo arroccanti del Palazzo municipale senza ascoltare le istanze che potevano portare alla nostra comunità un miglioramento delle sue condizioni economiche.

In una squadra amministrativa, molto simile a quella calcistica, l’allenatore (il sindaco) dovrebbe sapere cosa manca per dare lo slancio verso un gioco collettivo che deve produrre dei risultati. Dal calcio all’amministrazione De pascale: a chi imputa lei la colpa? All’allenatore o ai suoi giocatori che non sono capaci di interpretare il loro ruolo?

L’inesperienza può essere valida, come motivo, il primo anno. Ma, come lei ben sa, dopo il primo anno c’è il secondo ed ora siamo alle soglie del terzo …

Quindi scartiamo il rodaggio, che potenzialmente dovrebbe essere già avvenuto. Andiamo alle accuse …

L’amministrazioone De pascale non riesce a reperire finanziamenti. Lei sa meglio di me che oggi i rubinetti del denaro pubblico sono quasi chiusi ermeticamente e che quindi se non si presenta un progetto, e partecipare ai bandi che vengono indetti,  è matematicamente impossibile accedere a quelle poche possibilità economiche che ci possono essere per le amministrazioni.

Quindi lei dice che l’operato amministrativo attuale ha vissuto fin’ora di quello che la sua amministrazione ha lasciato …

Certo. E’ innegabile questo. Guardi che perdere un finanziamento, per incapacità amministrativa, come lo è stato per la pista ciclabile sulla Monacizzo – Torricella è davvero inverosimile. Io non vedo più inesperienza ma ben sì incapacità. Questa è la faccia dell’amministrazione De pascale. Quando un’amministrazione non ha progettualità e mancanza di volontà politica ad affrontare le svariate tematiche che attanagliano i Comuni è inutile che occupi la Casa comunale. Butta la spugna e dice: “Signori ci dimettiamo. Non siamo stati capaci”. E’ più bello così.

Dottore, lei ha detto nell’intervento che ha mandato al nostro giornale (pubblicato pochissimi giorni fa) che l’amministrazione De Pascale ha procurato oltre 800 mila euro di debito nelle casse comunali …

Ma sono tantissimi, sa?

Vediamoli …

Il Contenzioso fa la parte del leone. E’ ancora aperto il contenzioso per il risarcimento per la morte dell’operaio a Torre ovo (caso tragicissimo: un operaio di una Ditta privata morì di asfisia a causa del crollo di un muro mentre venivano eseguiti i lavori alla rete fognaria di sabbia. E qui il Comune di Torricella è chiamato sul banco degli imputati per responsabilità di quello che è avvenuto, ndr). Alla luce di questo tragico incidente, la mia amministrazione decurtò dal suo bilancio una provvisionale di 80 mila euro da devolvere alla famiglia dell’operaio. Quando la mia amministrazione decise questo voglio ricordare che nei banchi del Consiglio comunale sedeva anche l’attuale sindaco De pascale oltre al Cosigliere comunale Motolese. Su questo caso c’è un ipotesi, molto probabile: la condanna del nostro Comune al pagamento di un milione di euro alla famiglia dell’operaio, in quanto il magistrato ha accertato la responsabilità del nostro comune. Questo perché non si è seguito l’iter che si sarebbe dovuto seguire cioè l’acquisizione di atti, di responsabilità di quello che è avvenuto. E giustamente il magistrato ha dato seguito ad una sentenza di questo tipo.

Questo è il primo contenzioso?

No. Ce ne sono altri, certo meno corposi del precedente.

Elenchi …

L’esproprio del terreni dell’area mercatale a Torre ovo. Gli attuali amministratori hanno espropriato a modo loro e appropriandosi di maggiore area. Con l’apertuta del contenzioso il perito ha chiesto 450 mila euro di danni al nostro Comune. Non si rendevano conto, non lo dico io, ma ci sono gli atti che vanno dal 1996 al 2006 i quali dimostrano la realtà e su quella realtà avrebbero dovuto muoversi e non in modo scriteriato. Noi su quell’area mercatale avevamo chiesto alla Regione Puglia un finanziamento di 450 mila euro per installare un area adibita alla permanenza dei camper. La Regione ci bocciò il piano, facemmo ricorso e il ricorso fu vinto. Alla richesta della Regione al Comune di Torricella di transare la risposta è stata affermativa: anzi che 450 mila euro l’amministrazione De pascale ha chiuso a 220 mila euro! E questo nonostante ci fosse la sentenza di condanna, alla Regione, per 450 mila euro!

Poi?

Poi c’è l’altro contenzioso dell’esproprio Schifone. All’ex assessore Schifone, cioè alla sua famiglia,  gli fu espropriato un terreno e furono messi da parte 20 mila euro come provvisionale in attesa del conteggio finale. E sono passati 15 anni e il caso non è chiuso. Solo per decoro la famiglia Schifone non sta chiedendo i danni, solo per questo, perché l’ex assessore e la sua famiglia sono persone squisite. A quell’uomo l’hanno rovinato, avrebbe avuto tutti i titoli per chiedere i danni. Inoltre ci sono delle norme europee dove non si può più espropriare e lui potrebbe avanzare pretese del tipo la restituzione di quel bene, poiché non esiste più l’esproprio per pubblica utilità. Ce ne sono tanti altri di contenziosi.

Elenchi l’ultimo …

Ci sono oltre 230 mila euro da versare agli avvocati, per le loro parcelle che aspettano il pagamento dietro la porta del sindaco De pascale e sono fortunati ancora, gli attuali amministratori, che nessun avvocato ancora ha fatto gli atti al Comune per il pagamento! Per non parlare poi del contratto con la compagnia privata che gestisce l’illuminazione pubblica.

Spieghi meglio questo …

La compagnia privata ha un contratto con il nostro Comune, tra l’altro stipulato sotto la gestione De pascale. Inverosimile, oggi la stessa amministrazione lo mette in discussione.

Perchè?

Perchè vogliono verificare, a loro dire, con un ingegnere (e quindi pagando l’ennesima parcella a un professionista) la giustezza del contratto. Anche qui si è aperto un contezioso con la compagnia privata per non pagare i lavori contrattuali stabiliti. Con il contenzioso aperto si va avanti direttamente al giudice, il risultato è uno solo: il Comune di Torricella pagherà il doppio. Aspetti, ci sono altri contenzioni in corso …

Vada …

Ci sono ancora da saldare altri due espropri, uno in zona Sava-Torricella e l’altro che la provincia ha recentemente saldato. Voglio dire, in due anni e mezzo, che ci sono questi amministratori, non hanno risolto nessun problema. Anche se lo avessi realizzato io un debito, ci sta che un sindaco sbagli e cerchi di tamponare, ma questi non hanno risolto un solo problema.

Quindi si corre il rischio della bancarotta?

E’ serissimo il rischio. Se solo arrivassero tutti gli atti contestualmente ci sarebbe la bancarotta. In automatico. Cioè tutti questi contenziosi sono stati aperti dal 1996 al 2006, o a ridosso di quando sono arrivato io. Quando esplose il caso del depuratore, quando noi abbiamo cioè dato il depuratore all’Acquedotto per ridurre le spese, l’allora Consigliere comunale  Motolese disse: “Sì, ma così abbiamo perso il camion da 40 mila euro”. Sì, è vero, ma ogni danno che si crea quando straborda il depuratore, oltre al danno penale per gli amministratori, non costa certamente tanto. Quindi mi sono addossato anche la responsabilità di aver dato il depuratore all’Acquedotto, che per legge, era l’unico gestito dal Comune. Mi sono addossato, davanti al Consiglio comunale, la responsabilità di aver fatto una cosa del genere. Invece di santificarmi, gestisci l’acquedotto, dal punto di vista penale gli amministratori se ne sbattano e dal punto di vista economico anche. Il problema è che anche lì abbiamo dovuto pagare perché tracimò appena arrivai io. Tracimò tutto il contenuto, ci hanno fatto una causa, e lì hanno transato 40 mila euro per la famiglia Del Prete o chi per lei.

E’ spaventosissimo il quadro che lei ci fa, Consigliere Giuseppe Turco …

Questa amministrazione non è capace neanche di gestire il parco patrimoniale:  la piscina è stata chiusa. Io alla piscina avevo messo il fotovoltaico, sapendo che come struttura ha una funzione sociale. Anche perché i savesi erano felici, i lizzanesi lo stesso in quanto la piscina era ben funzionante.

Andiamo a Torre Ovo. Il tanto discusso impianto semaforico che è costato al toricellese qualcosa come 180 mila euro e che tutt’ora è in tilt …

L’impianto semaforico è una gravissima situazione. So che c’è stata una denuncia, tra l’altro anche un Esposto alla Procura della Repubblica di Taranto fatto dal vostro giornale. Io penso che sia stato un grave danno all’immagine di Torre Ovo. Torre Ovo ha 3.200 metri di costa eccellenti, vorrei tanto che tutti venissero a vederla. Però poi se non si conserva e non si promuove la colpa è sicuramente degli amministratori. L’impianto del semaforo è stata una gaffe di quelle grossissime. Si tratta di una gestione che ha intrapreso un iter non chiaro, perché è stata presa una società a caso senza consultare l’albo delle aziende di fiducia, albo che tra l’altro non esiste. E’ questo è stato anche motivo di contestazione.

Fatto sta che l’impianto semaforico è spento. Quindi?

L’impianto non è piaciuto a nessuno, io ho fatto delle contestazioni alla Capitaneria di porto ed è stato spento perché costruito su area demaniale marittima in gestione provinciale. Quindi qui bisognava interessare direttamente il demanio che difficilmente autorizza la realizzazione di tali opere a scopo di lucro. Perciò quella è stata un enorme gaffe, e non lo dico io, lo dicono i cittadini e i commercianti stessi. Pensi che quando era acceso, la gente pur di non incappare in multe, bypassava la zona andando da Maruggio. Sono stati buttati 192 mila euro.

E per i servizi igienici pubblici?

Lei sa benissimo direttore che il detto degasperiano “sciagurato colui che promette” è sempre in auge. Io non ho mai promesso i servizi igienici a Torre Ovo e le spiego perché. Alcuni chiedevano tali servizi nelle piazzette e lei sa benissimo che il demanio non ti lascia fare determinate cose che si potevano fare magari tanto tempo fa. Adesso nessuno autorizzerebbe, per problemi igienici, dei bagni a Torre ovo; ne tanto meno il Comune ha la possibilità di acquistare una casa e munirla di docce e bagni. Allora bisogna escogitare una soluzione. Quella dei bagni chimici a me sembra una soluzione troppo spartana, non adatta certo al turismo. Non è facile quindi trovare la soluzione, ecco perché è sciagurato colui che promette senza capire che occorre pianificare anche con la gente del posto per capire come rimediare il tutto. Non si risolvono con la bacchetta magica situazioni che hanno bisogno di tanti pareri, di tanti studi, ecc …

Sotto la vostra gestione fu messo in azione il sistema fognario a Torre ovo. Perché non fu promosso, in parallelo,  il servizio dell’acquedotto?

Perché c’era anche lì un contenzioso aperto tra SIT e Acquedotto di cui nessuno di noi era a conoscenza. La sentenza aveva anche promosso parere negativo alla realizzazione di tale servizio. L’Acquedotto aveva l’esclusiva per la realizzazione dell’opera la quale escludeva ogni tipo di intervento esterno. Io, incaricando la SIT, feci portare le condutture fino all’incrocio di Torre Ovo e lì mi dovetti fermare. Realizzai anche le fontane sulla Monacizzo-Torre Ovo che da una ne feci costruire otto.

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento