Trivellazioni: una legge che preservi le devastazioni ambientali e i rischi connessi

Con lo spirito combattivo per la reale necessità di proporre soluzioni alle quotidianità dei cittadini, tra le tante azioni che il M5S ha finora proposto, c’è stata, in data 27 giugno 2013, presso l’aula del Senato della Repubblica, un’interrogazione parlamentare da parte della portavoce del M5S, Senatrice Paola Nugnes, al Ministro dell’Ambiente On. Andrea Orlando relativamente alle problematiche legate all’attività di trivellazione, per la ricerca di idrocarburi, ed ai rischi connessi di sismicità diffusa e di inquinamento di terra, aria ed acqua, che mettono a dura prova gli equilibri degli assetti idrogeologici di tutto il territorio nazionale.

La risposta del Ministro è stata disarmante ed elusiva, dimostrando quanto poco rispetto ha di questo Paese.

Alla richiesta di individuare in modo condiviso un percorso legislativo di tutela dai danni ambientali derivanti dalle trivellazioni, il Ministro Orlando ha risposto: “C’è l’esigenza di capire se effettivamente tale nesso esiste e sulla base di questo dare valutazioni in ordine alla crescente domanda di trivellazioni, rispetto alla quale attualmente rispondiamo semplicemente considerando due elementi: la distanza dalle coste per quanto riguarda il mare e la contiguità rispetto alle aree protette.

Se ci fosse questo ulteriore elemento è chiaro che l’intero quadro normativo dovrebbe mutare, ma questo elemento credo debba essere certificato da autorità scientifiche, che al momento mai hanno prodotto una incontrovertibile valutazione in questa direzione. Ci sono naturalmente pronunce di parte del mondo scientifico in tal senso, ma credo che ci dobbiamo attenere ai soggetti individuati dalla legge quali valutatori del possibile rischio”.

Da quanto detto si evince che il Ministro ed il Governo non avvertono l’esigenza di mettere mano in modo organico ad una norma legislativa che preservi il “Bel Paese” e la vita delle persone perché per tutto ciò che avviene (terremoti, smottamenti, frane, ecc…) non c’è un ente scientifico (“di fiducia”) che certifichi il nesso causale con l’attività di trivellazione.

Il nostro impegno è di continuare a denunciare ed a combattere in tutte le sedi e in tutti i modi l’abuso indiscriminato del territorio e dell’ambiente che questa classe “politico-imprenditoriale”, ancora legata a sistemi produttivi ottocenteschi, continua a compiere a danno del nostro futuro.

M5S – Manduria

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