MARUGGIO, CONTRADA “TREMOLA VECCHIA”. DISCARICA A CIELO APERTO, ANTICA MASSERIA A RISCHIO CROLLO

Inoltre: cisterna raccoglimento acque piovane sprovvista di copertura. Esposto e intervento simultaneo dei Vigili del Fuoco e della Guardia Forestale di Manduria

Una antica masseria in totale stato di abbandono,a rischio crollo, divisa in due costruzioni in conci di tufo e con ampi locali aventi il tetto precipitato al suolo posta in un’area che si estende per circa quattro ettari e nelle cui vicinanze ad aggravare la situazione di pericolo (spesso l’area è meta di gruppi di scout) vi è una grande cisterna sprovvista di copertura (un tempo utilizzata per la raccolta delle acque piovane) dalla lunghezza di circa 7 metri e dalla profondità di circa 5 metri, è stata oggetto di verifica da parte dei Vigili del Fuoco di Manduria intervenuti a seguito di un mio esposto.

Sul nostro territorio vi sono diverse situazioni di potenziale rischio sulla mancanza di segnaletica di pericolo, nonché di mancato controllo, monitoraggio e della necessaria messa in sicurezza di pozzi, cisterne, cavità sotterranee e casolari abbandonati che, in applicazione dei principi di precauzione, di prevenzione, e di responsabilità, tutti i soggetti a qualsiasi titolo possessori e proprietari di strutture edilizie in disuso dovrebbero assicurare il permanere di adeguate misure di sicurezza a salvaguardia della privata e pubblica incolumità. Certamente nei prossimi giorni il Comune di Maruggio, al quale tra gli altri il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha trasmesso il Verbale di sopralluogo attestante il pericolo rilevato dalle condizioni strutturali della Masseria e dalla Cisterna, si attiverà per individuare la proprietà, ma nell’immediatezza provvederà alla messa in sicurezza dell’area.

Ma nella contrada “Tremola Vecchia” purtroppo, oltre la Masseria a rischio crollo e la Cisterna sprovvista di copertura di sicurezza, vi è anche un indiscriminato scarico di rifiuti “speciali e speciali pericolosi”,(onduline in eternit sfibrate, cisterne e tubi in amianto, materiali di risulta di cantieri edili, paletti in cemento,masserizie, rotoloni di telo bianco ecc.) accatastati in area agricola cespugliata, in prossimità di muri a secco e su strada interpoderale. Atti contrari al “vivere civile” che arrecano danni irreversibili all’ambiente, con conseguente rischio sanitario(diversi sono i terreni agricoli presenti nelle vicinanze delle aree interessate alla discarica) derivante dalla eventuale inalazione di fibre di amianto e polveri di asbesto pericolose per la salute umana.
Di tutto quanto ciò ne è stata informato il Corpo Forestale dello Stato Stazione di Manduria interessato alla verifica dello stato dei luoghi e ai rilievi di cui al D.lgs. 152/2006 in materia di “Tutela ambientale”-

Mimmo CARRIERI

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