PALAGIANO. Nella toponomastica cittadina, la nuova via “Mondo Unito”, grazie ad un progetto dell’I.C. Giovanni XXIII

PALAGIANO. Nella toponomastica cittadina, la nuova via “Mondo Unito”, grazie ad un progetto dell’I.C. Giovanni XXIII

Conoscere la Dichiarazione dei diritti umani attraverso l’approfondimento dell’articolo 18

Con questa riflessione, per i ragazzi della classe 2^ B dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” si è concluso il progetto “Mondo unito … Mondo amico”, inserito nell’ambito dell’iniziativa progettuale del Senato: “Testimoni di Diritti”.

Il progetto ha previsto anche la partecipazione della classe alla Giunta Comunale, riunitasi in data 28 marzo 2018 per deliberare l’intitolazione della strada “Mondo Unito” e inserirla nella toponomastica di Palagiano. Non a caso, infatti, l’ultima fase, la più significativa di tutto il percorso progettuale, è stata la cerimonia di intitolazione, tenutasi qualche giorno fa, della strada “via Mondo Unito” alla presenza del sindaco Domiziano Lasigna, dei dirigenti delle scuole del territorio, dei rappresentanti del consiglio di istituto, dei genitori e dei cittadini. Con le docenti di italiano, Storia e Arte i ragazzi hanno scelto il nome da dare alla nuova via, realizzando un fax-simile di targa su cui apporlo.

Diverse le fasi del progetto: da attività di brainstorming alla visita dell’ufficio comunale che si occupa delle comunità di accoglienza presenti sul territorio. Ed, ancora, interviste realizzate al sindaco e al comandante della locale stazione dei Carabinieri, garanti del processo di integrazione, ma anche al dirigente scolastico Antonia Lentino per conoscere il rispetto del diritto all’istruzione.

Sentiti anche qualche medico di base, i parroci del paese e alcuni passanti per conoscere il grado di consapevolezza dell’esistenza della Dichiarazione dei diritti umani.

Ancora una volta la scuola “si è fatta vita”, offrendo ai ragazzi la consapevolezza di dover lottare affinché a tutti siano garantite le stesse opportunità. Coinvolgente è stata per loro soprattutto l’intervista, in lingua francese e in lingua inglese, fatta ai ragazzi extracomunitari della comunità locale “Dinamismi interculturali”. Storie dolorose, strazianti, racconti di ragazzi, grati ad un paese che li accoglie, ma con il cuore dilaniato, lasciato sull’altra sponda del Mediterraneo.

Gli alunni si sono poi cimentati con le docenti di Tecnologia e di Matematica nella realizzazione di un grafico di tabulazione in cui gli immigrati sono stati differenziati per paese di provenienza, età, sesso, titolo di studio, religione professata.

Hanno anche realizzato il logo dell’articolo 18: il tronco massiccio, la chioma folta, l’arancione delle clementine, le radici robuste sono stati il loro modo per esprimere l’uguaglianza delle opportunità. Infine, anche un libro pop-up in cui sintetizzare l’intero percorso.

viv@voce

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