TARANTO. “La Regina delle Nevi”, dalla fiaba più bella di Andersen l’operina rock di Armamaxa teatro

TARANTO. “La Regina delle Nevi”, dalla fiaba più bella di Andersen l’operina rock di Armamaxa teatro

Oggi, domenica 5 febbraio, alle ore 18 al TaTà

Adulti eppure bambini. Nel cuore. Per “favole&TAmburi”, la rassegna del Crest per tutta la famiglia, domenica 5 febbraio, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena La Regina delle Nevi, dalla fiaba di Hans Christian Andersen, progetto Enrico Messina e Giuseppe Ciciriello, regia Enrico Messina, con Giuseppe Ciciriello, Deianira Dragone e con Piero Santoro, disegno luci Francesco Dignitoso, elaborazioni musicali Mirko Lodedo, costumi Lisa Serio, produzione Armamaxa teatro.

Biglietto unico 6 euro. Dalle ore 17, lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, coinvolgendolo, gratuitamente, in Aspettando… gioco, una festosa e qualificata animazione ludica. Info: 099.4707948.

La fiaba più bella e complessa di H.C. Andersen. Racconta dell’amicizia tenera e strettissima tra due ragazzini, Gerda e Kay. E di come la piccola Gerda, resasi conto della “perdita” del suo caro e amato compagno di giochi tra le rose del loro piccolo giardino, sia pronta a mettersi in cammino per cercarlo. La “crisi” provocata dalla scomparsa dell’amico diventa l’occasione per lei di mettersi in viaggio, di abbandonare il mondo protetto dell’infanzia per avventurarsi in quello incerto e conflittuale dell’adolescenza.

È la storia del delicatissimo passaggio dall’infanzia all’adolescenza, di quando un incontro t’incanta e cominci a diventare grande. Tutto sembra brutto, nuovo, e non c’è più la meraviglia. Hai solo voglia di andare via, ribellarti, lasciare tutto, stare da solo. Kay si è perduto. È stato rapito dalla terribile Regina delle Nevi.

Ma la forza dell’amicizia è più grande, perciò Gerda trova il coraggio di andare alla ricerca dell’amico, superando ogni ostacolo e accettando ogni sacrificio pur di ritrovarlo. Gerda non dimentica mai il motivo del suo essersi messa in viaggio: perché l’esperienza dell’amicizia è quella di un dono di sé gratuito. Al termine del lungo cammino i due amici si ritroveranno, saranno cambiati, cresciuti, “… entrambi adulti eppure bambini, bambini nel cuore”.

Ci sono i giochi. Ci sono un bambino e una bambina. C’è un incontro straordinario che ti turba e t’incanta. Ci sono le paure. C’è una perdita. C’è il suono dello stereo che risuona una musica ribelle, che t’incoraggia. C’è un’amicizia senza condizioni. Forse un amore.

Armamaxa è parola di origine greca che vuol dire “carro”. L’Associazione “trasporta” i progetti teatrali dei suoi componenti che si riconoscono in un teatro “necessario e umano” fatto di passione, tempo e ricerca.

Fondata nel 1998 da Enrico Messina, Alberto Nicolino e Micaela Sapienza, la Compagnia ha impostato la propria poetica sulla ricerca del legame tra oralità, movimento, ricerca sociologica, costruendo un percorso culturale e artistico fortemente legato al presente. Dal 2008 gestisce il Teatro comunale di Ceglie Messapica (Brindisi).

viv@voce

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