TARANTO. Presentato il libro di Lino Grimaldi Avino “Angusti Corridoi”

TARANTO. Presentato il libro di Lino Grimaldi Avino “Angusti Corridoi”

L’amore onnipresente, il desiderio di Viola Reneè, l’amore per la vita. Lino Grimaldi Avino si racconta

Gli angusti corridoi della mente umana, raccontati in una raccolta di 77 poesie intimiste, in cui l’amore è onnipresente, tanto da essere il tema calzante della serata di ieri, il penultimo appuntamento della seconda edizione di ‘Letture a km0’, la filiera corta della lettura, organizzata dall’associazione culturale Eris e Prometeo Video Lab, con i rispettivi presidenti Sara Libera Mainieri e Raffaello Castellano. Un libro, una “condivisione emozionale”, così come la definisce lo scrittore Lino Grimaldi Avino, salernitano ma legato a Taranto dall’amore, in quanto sposo di una tarantina. La sua raccolta è stata presentata ieri sera nella bellissima terrazza dell’Hotel Akropolis in città vecchia, che ha ospitato dal principio l’iniziativa. Un modo per promuovere la cultura e renderla partecipe nella vita di tutti i giorni, questo il compito delle due associazioni, che hanno ospitato nel corso di questa rassegna, vari scrittori di spessore.

Ieri è stata la volta di Avino, il quale dopo un reading suggestivo dei suoi scritti, si è raccontato attraverso un’intervista. La raccolta contiene poesie diverse tra loro a livello temporale: da scritti più recenti, ad altri nati circa 15 anni, per esorcizzare la paura della morte. Lo scrittore racconta negli angusti corridoi, il suo percorso di vita. L’autore ventiquattrenne, la fase centrale, e l’uomo che è oggi. Una tragica vicenda segnò la sua vita da ragazzo, un cumulo di sensazioni, dalla paura, la malinconia, la tristezza; ma nulla ha mai rotto quella speranza, quella fiducia nella vita, che nei suoi scritti insegna a non perdere mai. Tante emozioni che l’autore immagina in tanti corridoi, poiché come lo stesso sostiene “certe emozioni sono troppo grandi e tutte insieme stanno strette”, e l’unica via d’uscita l’ha trovata nell’arte: scrivendo, e disegnando la copertina per il suo libro.

Non ha mai perso la speranza nel domani Lino Grimaldi Avino; la sua è una rassegnazione sociale ma non spirituale. Era dunque doveroso rivolgere lui una domanda, considerata la rassegnazione da un lato, e le avversità che attanagliano la città di Taranto: qual è la via d’uscita per un tarantino? La risposta prevedibile, “rialzarsi da soli e per primi”. Dunque, non perdere mai la speranza che qualcosa possa cambiare e portare gioia nella propria vita. Elemento questo, che si evince in uno dei racconti brevi letti dall’autore ieri sera,

“Viola Reneè”, il nome di una figlia che ancora non c’è, ma di cui l’autore ama anche il solo pensiero; che immagina già donna e responsabile, alla quale ha già insegnato la vita, e che vede realizzare i suoi sogni. Il desiderio di una figlia, sempre presente e vivo, nella speranza del suo arrivo che cambierà la sua vita. Un esempio bellissimo di fiducia in se stessi. Una testimonianza valida, in una città di sofferenze e di voglia di fare che non deve lasciare spazio alla rassegnazione.

Un messaggio, lanciato attraverso l’espressione dell’arte, della cultura, elemento fondamentale che si cerca di valorizzare in tutti i modi, in questo caso grazie all’ottimo lavoro delle associazioni Eris e Prometeo Video Lab, dell’ospitalità dell’Hotel Akropolis, e della collaborazione con la libreria Ubik, la quale ha messo a disposizione uno spazio espositivo nel quale sarà possibile acquistare i libri presentati durante la rassegna letteraria. L’ultimo appuntamento è previsto l’11 luglio con il libro “Epifanie Baritonali” dell’autrice Antonella Chionna.

Elena Ricci

viv@voce

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