LA RIVOLTA DEI SINDACI NON SI FERMA

LA RIVOLTA DEI SINDACI NON SI FERMA

Andrisano: “Lo Stato prepara altre stangate, pronti alla mobilitazione”

FRAGAGNANO – Non si ferma la protesta dei sindaci della provincia di Taranto che, alla luce degli ultimi episodi riguardanti l’introduzione di nuove imposte, si preparano alla mobilitazione. Infatti, dopo la conferenza stampa tenutasi giorni fa a Palazzo di Città a Taranto, si è deciso di partecipare all’iniziativa del 29 Gennaio a Roma, per manifestare contro uno Stato che mette alle strette i cittadini ed in serie difficoltà i sindaci. Ad alzare i toni è il Sindaco di Fragagnano Lino Andrisano.

“Prima di ogni cosadichiara il primo cittadinoe per fugare il campo da ogni sospetto e soprattutto al fine di evitare demagogia e strumentalizzazione politica, mi preme ricordare che i cittadini della nostra comunità non saranno soggetti al pagamento della cosiddetta “mini IMU” in scadenza il 24 Gennaio, questo perché l’Amministrazione comunale da me guidata, lo scorso anno, intese non apportare alcun tipo di aumento alle aliquote stabilite dal Governo centrale. Questa scelta politica fu presa per evitare ulteriori aggravio di costi a carico dei contribuenti”.

“L’inizio di questa protesta è scaturita dal fatto che oramai lo Stato centrale consideri tutti noi degli esattori di tasse per conto loro. Ogni giorno i mass media bombardano le case degli italiani, annunciando l’introduzione di nuove tasse, lasciano ai comuni la facoltà di decidere solo l’aliquota da applicare. Il momento che le nostre comunità stanno vivendo è drammatico, basti pensare che numerose famiglie assalgono gli uffici comunali, per chiedere aiuto e sostegno. Non possiamo subire in silenzio tutto ciò che ci viene emanato dai palazzi romani, tenendo conto che il cittadino ha come unico bersaglio il comune e di conseguenza l’amministratore locale”.

Parole, quelle del primo cittadino che si riferiscono alle imposte già entrate in vigore ultimamente, TARES in particolare, e soprattutto alle nuove tasse che saranno varate in questi giorno. In effetti, stando alle notizie romane, il Governo a breve scaricherà ai comuni la nascita della TASI, nuova tassa sui servizi indivisibili. Una vera e propria stangata, considerato il recente aumento della tassa sui rifiuti, aumentata in alcuni casi di percentuali esorbitanti.

“La nostra decisione – commenta Andrisano – è stata realizzata senza tener conto dei colori politici, con l’obiettivo di far sentire la nostra voce, e soprattutto di portare agli alti livelli istituzionali i disagi e l’esasperazione dei nostri cittadini. L’iniziativa intrapresa da tutti i sindaci della provincia ionica, rappresenta il fatto che ognuno di noi ha il dovere morale e contrastare questi atti scellerati, da parte di una politica assente e lontana dai problemi della gente. Ultimamente vengono calate da Roma, tasse e imposte senza chiedere i pareri ai Comuni, senza pensare minimamente alle conseguenze drammatiche delle popolazioni. Spesso rifletto e mi chiedo, se gli esponenti politici seduti tra i banchi di Monecitorio, abbiano mai svolto il ruolo di amministratore locale, stando costantemente a contatto con la gente”.

Le affermazioni del primo cittadino di Fragagnano, rappresentano la voce univoca di tutti quei sindaci tartassati dallo Stato, che vedono principalmente ridotti i trasferimenti da parte del Governo centrale, facendo spesso difficoltà a mantenere con regolarità i servizi essenziali.

Nei vari Comuni della Provincia di Taranto, sono già stati affissi dei manifesti per divulgare la rivolta dei sindaci. Un manifesto che evidenzia il dissenso nei confronti delle scelte operate dallo Stato in materia fiscale.

“Siamo pronti alla mobilitazione – annuncia il Sindaco. Come già avevamo stabilito nella conferenza stampa a Palazzo di Città, saremo a Roma per manifestare con forza contro uno Stato che ci considera esattori e mendicanti. Chiederemo di convocare un tavolo istituzionale per rendere note le nostre proposte, al fine di evitare ulteriori aumenti o introduzioni di tasse ai cittadini. Il Governo non potrà non ascoltarci, dovrà assolutamente prendere atto delle nostre proposte e soprattutto dovrà necessariamente riconoscere il grado di disagio sociale creatosi in questo ultimo periodo. Noi tutti siamo fiduciosi, in un comportamento comprensivo e solidale da parte di chi rappresenta la nostra nazione”.

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