Taranto. CITTADINI FUORIDALCOMUNE E LA LETTERA DEL SINDACO

Taranto. CITTADINI FUORIDALCOMUNE  E  LA LETTERA DEL SINDACO

Il primo ottobre, giunge la risposta del sindaco Ezio Stefano

I Cittadini “fuoridalComune” il 5 ottobre, hanno tolto le tende di un presidio romanticamente determinato a chiedere, l’intervento degli enti locali e nazionali per interrompere il ciclo di sopraffazione ambientale e di degrado economico a cui è sottoposta la città. Da quel giorno il presidio è itinerante; si riunisce in Assemblea in diverse zone della città e continua un dialogo mai interrotto con la cittadinanza.

Lo ricordiamo, il 9 settembre, un gruppo di cittadini di Taranto si era stabilito permanentemente in Piazza Castello davanti al  Palazzo di Città. L’ iniziativa si svolgeva 24 ore su 24, ponendo delle richieste concrete alla autorità competenti:  il Rischio Sanitario Taranto, per garantire a tutti i cittadini sani, l’esenzione totale del ticket sanitario per le patologie legate all’inquinamento;  l’assoluta non riapertura della discarica, interna allo stabilimento Ilva S.p.A. denominata Mater Gratiae , a seguito della recente autorizzazione all’uso con  un decreto; la revoca dell’AIA all’Ilva S.p.A. ed un tavolo permanente sull’occupazione e sullo sviluppo territoriale.

Alle numerose giornate di lotta, di confronto, di ampia progettualità sono seguiti silenzi da parte di tutti gli enti statali, regionali e comunali per quasi un mese. Poi ecco il 1 Ottobre, giungere la risposta del Sindaco Ezio Stefano, in cui dichiara sì, di appoggiare tutte le richieste, ma ne sottolinea la non appartenenza alle competenze al Comune.

Pur essendo vero in molti casi ciò, non esime il Sindaco dal farsi portavoce e sostenitore delle ragioni della gente, dei propri cittadini.

Inoltre esistono numerose leggi che consentono iniziative al Sindaco, soprattutto in caso di disastro ambientale.

Alla lettera del Sindaco è seguito un Comunicato Stampa da parte dei Cittadini fuoridalComune:

La città e i cittadini #fuoridalcomune meritano un Sindaco fuori dal Comune.

Noi CITTADINI FUORI DAL COMUNE, in considerazione della totale condivisione affermata e sottoscritta nella cortese e solerte risposta del Sindaco, arrivata l’1 Ottobre, in merito ai 5 punti fissati come obiettivo del presidio iniziato il 9 Settembre, invitiamo lo stesso a farsi ufficialmente portavoce delle nostre richieste, e a schierarsi per la prima volta al nostro fianco.

Pur consapevoli dei limiti di intervento sulle problematiche proposte, ma valutando altresì che “Il sindaco è autorità sanitaria locale”, come riportato nel Regolamento Comunale d’igiene e sanità pubblica del ‘98. noi CITTADINI FUORI DAL COMUNE pretendiamo che il Sindaco si faccia carico di trovare gli strumenti, presso le sedi competenti, necessari all’ attuazione degli obiettivi che Egli stesso ha dichiarato di condividere.

Rispondendo puntualmente alle obiezioni sollevate, chiediamo a gran voce:

1. Che il Sindaco si faccia ambasciatore della città verso il Governo regionale, affinché lo stesso attivi la richiesta di una legge speciale per Taranto, come avvenne per Seveso, che accolga in pieno le richieste espresse nel documento (in allegato) del R.S.T. e quindi preveda, tra le altre cose, un’esenzione ticket straordinaria relativa allo screening di patologie riconducibili all’inquinamento.

Le basi del danno sanitario, già accertato, sono da ricercare, tra l’altro, nello Studio Sentieri del Ministero della Salute, dall’indagine epidemiologica condotta dal Tribunale della Procura di Taranto e dalla procedura di infrazione della C.E.

Che il primo cittadino inoltre dia l’esempio, innanzitutto come medico e pediatra, firmando pubblicamente l’RST in una conferenza stampa da indire entro il 20 Ottobre, e promuova presso il Consiglio Comunale e la città tutta la raccolta firme.

2. Che il Sindaco si attivi in prima persona al fianco della città a ricercare un percorso finalizzato alla revoca dell’attuale Aia che non tutela in nessun modo l’ambiente e la cittadinanza

3. Che il Sindaco apra un tavolo con l’amministrazione comunale di Statte per avere contezza delle intenzioni riguardo la riapertura della discarica Mater Gratiae e che alla cittadinanza venga riconosciuta, come previsto dalla legge, la possibilità di parteciparvi.

4. Che in merito alla vertenza lavoro il Sindaco si faccia portavoce presso la Provincia della necessaria partecipazione dei cittadini al tavolo del lavoro già in attività.

5. Visto il totale ed assoluto riconoscimento del quinto punto del nostro documento, in cui ricordiamo aver richiesto il fermo delle fonti inquinanti ed il reimpiego dell’intera forza lavoro nelle attività di bonifica, invitiamo il Primo Cittadino ad adoperarsi affinché venga realizzato il comune e condiviso obiettivo di un “contesto territoriale ricondotto, come giusto che sia, ad una condizione di assoluta normalità sotto il profilo ambientale e della qualità della vita”. (cit. Dott. Ippazio Stefàno, ancora Sindaco della città di Taranto)

Ricordiamo al Sindaco che queste richieste non provengono da un comitato costituito ma dalla città che Egli rappresenta.

I Cittadini fuoridalComune

Dunque il presidio ora è itinerante, ma continua la rivendicazione dei diritti dei cittadini alla salute 24 ore su 24.

Maria Lasaponara

 

 

 

viv@voce

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