SAVA. ANCORA UNA DISCARICA ABUSIVA A CIELO APERTO NELLE CAMPAGNE

SAVA. ANCORA UNA DISCARICA ABUSIVA A CIELO APERTO  NELLE CAMPAGNE

Esposto ed immediato intervento del Corpo Forestale della Stazione di Manduria

Dopo la discarica di materiali plastici andata a fuoco nei giorni scorsi nelle campagne della contrada “Masseria Capriola” che, solo grazie all’intervento provvidenziale dei Vigili del fuoco è stata evitata la distruzione di decine di alberi secolari di ulivo,ancora un’altra discarica di materiali “speciali e speciali pericolosi”. La discarica è ubicata  a circa

200 metri da un antichissimo luogo di culto e pellegrinaggio (Santuario della SS. Maria di Pasano), e l’area che ricade in agro del Comune di Sava , che per circa tremila metri è interessata dall’inquinamento di tonnellate di materiale di costruzione, inerti, pali in cemento, bottiglie in vetro, plastica e onduline di eternit, si trova in prossimità di un’ ampia  zona che in passato ha restituito dei reperti archeologici databili tra l’età Magno Greca e Medio Evo (quindi di rilevanza archeologica).

Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Manduria, sempre sensibili alle tematiche ambientali, immediatamente dopo il mio Esposto, sono intervenuti per i rilievi di legge. Nei giorni a seguire, dopo che sarà inoltrato il verbale di sopralluogo con la contestazione alla normativa che regola la tutela ambientale (Dlgv. 152/06), il Sindaco emetterà a carico della proprietà del terreno l’ Ordinanza di bonifica.

La legge in materia è molto controversa poiché, come il più delle volte accade, i proprietari dei terreni inquinati dai “terroristi ambientali”, pur non avendo colpe, sono costretti a bonificare a proprie spese. Insomma oltre al danno devono subire anche la beffa!

                                                          Mimmo Carrieri

 

 

 

viv@voce

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