“BASTARDO! VERGOGNATI, C’ERA BISOGNO CHE TI RIVOLGESSI AI GIORNALI?”

Ecco, questo ha detto un ministro di Dio savese a Peppo Sciacallo!

Questa è un’invettiva di per se altamente offensiva, se poi dovesse risultare vero che a proferirla sia stato un prete che svolge la sua missione di prelato a Sava, allora la frase rivolta all’indirizzo di un “povero Cristo” sarebbe di enorme gravità! Il Sindaco Avv. Dario Jaia e l’’Assessore ai Servizi Sociali Dott. Corrado Agusto, in un comunicato stampa a firma congiunta, emesso domenica 10 riferendosi al Signor Lomartire Giuseppe (Peppo Sciacallo) e al video da me girato e messo in rete il 6 dicembre, si erano così espressi: “Ha cominciato ad esistere trasformandosi da entità aliena, quasi spirituale, a persona in carne ed ossa “ comunque “ci stiamo interessando al caso perché quelle due persone non possono vivere in quelle condizioni”.

Il “comunicato stampa” evidenziava il fatto che, se il Lomartire oggi è titolare di pensione di invalidità (257 euro mensili) “deve ringraziare i Servizi Sociali che lo hanno seguito nel disbrigo della procedura” (sic)! Lo si accusava di essere “uno spendaccione perché in una settimana aveva “dilapidato” 500 euro (pensione e tredicesima)” e che in fin dei conti “entrambi hanno familiari (madre fratelli). Il contenuto di quel comunicato stampa era stato dettato dal sopralluogo effettuato congiuntamente alla responsabile dei Servizi Sociali Dott.ssa Cavaliere e alle Forze dell’Ordine che avevano avuto modo di constatare le effettive condizioni di indigenza e indecenza della coppia Giuseppe e Pina, “accampati abusivamente” all’interno di un casolare diroccato sprovvisto di porte, finestre, acqua, energia elettrica e servizi igienici. Sul web si è immediatamente scatenata la solidarietà che poi si è trasformata concretamente con una raccolta di viveri, coperte, biancheria stufe, bombole di gas, 50 euro e persino un pranzo offerto da un barbiere nostro concittadino.

E dopo cosa è successo? E’ cambiato qualcosa per quegli esseri umani?
Non è cambiato nulla! Stando ai fatti sembra proprio che su “Peppo Sciacallo” ci sia stato solo “sciacallaggio” e che tutto sia andato a finire “a tarallucci e vino”! E’ stato detto che è un fannullone, ma nessuno si è offerto di dargli un lavoro, è stato tacciato di essere uno spendaccione per aver “dilapidato” 500 euro in una settimana (pensione e tredicesima) ma è stato accertato che ha pagato i creditori che lo aiutano ad arrivare al giorno in cui percepisce la pensione; è stato detto che aveva dei familiari (madre e fratelli) mentre è risultato che il padre, la madre e un fratello sono morti, e che con un “fratellastro” ancora in vita che di cognome fa Giordano, da anni non ha più contatti.

A distanza di una settimana queste due persone si trovano con qualche indumento e coperta in più ma ancora “eremiti” in quel tugurio senza porte, energia elettrica, acqua e servizi igienici! L’unica persona che a giorni alterni continua ad interessarsi alla loro esistenza è Salvatore (un mio amico di Manduria) il quale, oltre a rifornirli di viveri, si è anche attivato a ritirare gli indumenti sporchi da far lavare. In questa settimana il Sindaco ha firmato un protocollo di intesa con il Lions Club di Manduria per la realizzazione di un “Parco Giochi” per bambini, questo gli fa merito, ma non posso esimermi dal ricordargli che ci sono due “esseri umani” che, a prescindere dal loro vissuto, con l’approssimarsi del Santo Natale attendono di essere aiutati perché giusto come il nostro primo cittadino ha detto nel comunicato stampa: “Quelle due persone non possono vivere in quelle condizioni”.

E al prete che ha dato del “Bastardo” a Giuseppe oltre ad invitarlo a dare una ripassatina al Vangelo lo esorto a stare tra i poveri e farsi anche carico dei loro bisogni terreni!
Per quanto mi riguarda, da giornalista continuerò a tenere alta l’attenzione su questi due “esseri” emarginati dalla società.

Mimmo CARRIERI