PIAZZA SAN GIOVANNI. MORIRE A 49 ANNI, CON IL COMANDO DI POLIZIA URBANA CHIUSO ALLE 18.45!

PIAZZA SAN GIOVANNI. MORIRE A 49 ANNI, CON IL COMANDO DI POLIZIA URBANA CHIUSO ALLE 18.45!

Sava 3 novembre. E’ una serata tranquilla, la Piazza principale si mostra come è suo solito, con il sabato in corso, con tanti savesi che la presiedono. Sono le 18.45 e con alle spalle la Chiesa Madre sul lato destro tanti savesi discutono tranquillamente. Tutto ad un tratto un savese di 49 anni crolla per terra, colpito da un infarto. L’imbarazzo e le difficoltà del momento agitano tutti i vicini. Non sanno che fare. Qualcuno corre immediatamente al Comando dei Vigili urbani, distante poco più di trenta metri. E’ chiuso. Clamorosamente è chiuso.

Passano abbondantemente 15 minuti e il savese è ancora accasciato a terra. Qualcuno chiama il 118, il quale arriva con la dovuta distanza logistica da Manduria. Il tratto di strada della Piazza viene fatto transennare da Via Gigante con l’angolo di Via Roma, finalmente arriva il vigile. L’autombulanza del 118 è posizionata sul lato destro della Piazza contro senso di marcia, il medico e gli infermieri scendono immediatamente dal veicolo e cominciano a effettuare i primi massaggi cardiaci al savese. Una folla di curiosi attornia tutta l’area.

Passano i minuti, comincia a delinerasi un quadro difficilissimo della situazione. Il medico del 118 decide di portare in Ospedale il savese e con l’ausilio degli infermieri viene caricato sulla barella e messo nell’autombulanza. In Piazza alcuni savesi inveiscono contro il vigile urbano, in quanto ritengono inspiegabile che alle 18.45 gli uffici della Polizia urbana debbano stare chiusi. Passa meno di un ora e arriva la notizia tristissima: è morto, colpito da infarto.

Giovanni Caforio

viv@voce

5 pensieri su “PIAZZA SAN GIOVANNI. MORIRE A 49 ANNI, CON IL COMANDO DI POLIZIA URBANA CHIUSO ALLE 18.45!

  1. Onestamente non capisco cosa avrebbero potuto fare i vigili urbani .Domandiamoci piuttosto se non fosse il caso ,ed io lo dico da tempo,di dotare ogni comune di un piccolo centro di pronto soccorso con defibrillatore .Un medico di vero pronto soccorso e un infermiere (oggi con Laurea),e togliere quella inutile guardia medica !!!in quanto alle ambulanze quelle non ci mancano .Forse oggi non piangeremmo la vita di un giovane uomo.

  2. normalmente in questi casi non si perde tempo e chiunque sà che si chiama il 118, fosse stato anche aperto il comando di polizia municipale sarebbe comunque stato perso del tempo andare e far chiamare da li l’ambulanza , la chiamata al 118 deve essere immediata da chiunque sia presente visto che un cellulare lo si ha tutti.
    Il comando polizia municipale non è una centrale operativa presidita h24 e nemmeno h12, ha orari di apertura come ufficio amministrativo per i cittadini , negli altri orari gli appartenenti al comando si spera e si auspica che presidino il territorio e pertano nulla si può loro imputare .

  3. dimenticavo di aggiungere che il titolo dell’articolo è anche scorretto in quanto nel comune di Sava vi è ANCHE UN PRESIDIO SANITARIO DI GUARDIA MEDICA E CHE DISTA 200 METRI DAL LUOGO INDICATO e che essendo operativo in quanto giorno prefestivo era sicuramente più idoneo ad intervenire immediatamente in attesa dell’ambulanza. Fare un titolo dovrebbe essere anche un discorso morale e di correttezza , in questo caso il giornalista non ha dimostrato nessuna delle 2 qualità.

  4. Condivido l’opinione di Giopvanni Melle…i vigili non sono dottori…Sava deve organizzarsi per cose come queste fra le cause piu’ frequenti di morte e che appartengono alla routine in una società civile. E ‘ incredibile attendere i soccorsi da Manduria, neanche avessimo letto un episodio del terzo mondo…o forse si ?

  5. Ormai siamo tutti provvisti di cellulare, invece di inveire sempre contro gli altri,sarebbe stato sufficiente chiamare tempestivamente il 118,(tanto non costa nulla) invece di recarsi al Comando P.M. e perdere tempo prezioso.

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