MANDURIA. AEROTRE CLUB: INCONTRO CON PIETRO MUSIELLO, ISTRUTTORE DI VOLO

MANDURIA. AEROTRE CLUB: INCONTRO CON PIETRO MUSIELLO, ISTRUTTORE DI VOLO

Pietro Musiello, da quanti anni esiste questo l’ “Aerotre Club”?

Esiste dagli inizi degli anni Ottanta ed è nata grazie alla passione di mio padre, un ex-pilota dell’Aereonautica Militare, che per passione e per regalare ai figli l’opportunità di volare ha creato questo Aeroclub. All’inizio si chiamava Associazione Sportiva per il Volo Aerotre adesso il nome Aerotre è rimasto alla superficie, alla parte operativa, mentre l’Aeroclub si chiama Accademia Voli Imperiali. Noi siamo operativi dal 1980 con sede qui, a Manduria.

Cosa vi ha spinto a realizzare questo progetto?

Innanzitutto la passione che ci è stata trasmessa dal responsabile, nonché mio padre, e l’ha trasmessa non solo a me ma a tutti quelli che si sono avvicinati a questa attività, così è nato tutto questo: la struttura, gli istruttori, gli allievi che poi hanno portato avanti tutto l’impianto.

Da quanti soci è formato questo club?

Fra soci ordinari e soci piloti siamo circa una cinquantina e attivi come piloti siamo  25, tutti gli altri sono gente appassionata che si è avvicinata per condividere tutto ciò che sta intorno al volo, le varie attività che facciamo all’interno di questo club.

Passiamo alla struttura, in quanti metri si estende?

Sono 13 ettari, c’è una zona operativa dove si estendono i piazzali per i velivoli e una zona riservata alle piazzole per gli elicotteri che viene utilizzata, in caso di emergenza, da altri enti. C’è la pista di volo, che ha una lunghezza di 400 metri per 20, dove facciamo le attività didattiche e la utilizziamo anche per turismo. Il resto è tutta zona verde, abbiamo una pineta attrezzata dove la gente può campeggiare e usufruire di tutta la struttura.

La ricezione degli abitanti del luogo?

All’inizio si sono avvicinati in tanti del luogo poi si è sparsa la voce e si sono avvicinate, alla nostra struttura, anche persone di altre zone, di altre province. C’è un bacino di utenza che risponde abbastanza bene sia come scuola di volo sia come interesse in generale.

E’ difficile coltivare una passione che dura da oltre trent’anni?

Difficilissimo non è; l’importante è essere simpatici, cercare di attirare la gente e fargli capire che non si tratta di una cosa irraggiungibile, è una cosa alla portata di tutti. Il volo può sembrare una cosa difficilissima ma basta metterci un po’ di passione e alla fine diventa una cosa abbastanza semplice. Un po’ di sacrifici ci sono, bisogna dedicare un po’ di tempo a questa attività, tempo che spesso si toglie alla famiglia, ai figli. La cosa ideale sarebbe coinvolgere tutta la famiglia e stare tutti insieme e quando si riesce in questo scopo la cosa diventa bella. Qui, per quanto riguarda il nostro aeroclub, abbiamo la fortuna che tutti quanti i soci si mettono a disposizione e cercano nel loro piccolo di dare una mano; tanti aiuti non ce ne sono e si cerca di far conto delle proprie risorse.

Traffico aereo: secondo voi passerà molto tempo prima che gli aerei prendano il posto delle auto?

Tanto tempo non penso perché già questo tipo di disciplina è diventata una cosa importante, con gli apparecchi per il volo ultraleggeri, già allo stato attuale, si percorrono distanze molto importanti. Gente parte da Venezia e viene qui per le vacanze, avendo le strutture dove alloggiare, quindi è diventato un mezzo di trasporto importante . Noi speriamo che vada sempre meglio col passare degli anni, la cosa sta incrementando però per utilizzare gli aerei così come si usa l’auto penso che sia un po’ prestino e poi il cielo sarebbe pieno e si ingolferebbe. Se consideriamo però che in tre giorni siamo arrivati a 10 000 immatricolazioni, di veicoli che volano, vuol dire che è diventato abbastanza diffuso.

Ad una struttura così vasta e imponente cosa servirebbe per dare un tocco in più?

Ci vorrebbe l’aiuto degli enti locali, intanto i comuni, la Regione e le varie comunità che avendo a disposizione una struttura di questo tipo arrivano a capire che soprattutto al livello turistico è un punto di partenza importante. Noi siamo vicini alla costa Ionica che nel periodo estivo avvicina un sacco di turisti dall’Italia ma anche dall’estero se gli enti locali riuscissero a capire meglio cosa facciamo ci darebbero una mano, almeno al livello logistico per mantenere la struttura, in modo che noi non facciamo sempre fronte a sacrifici individuali per portare avanti il club.

Rita Torchiani

viv@voce

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