Consegnata via Skype a Praga la XIX Borsa di studio “Marco Motolese”

Consegnata via Skype a Praga la XIX Borsa di studio “Marco Motolese”

Per premiare l’amicizia e la solidarietà

Cambiano i tempi, e cambiano i modi di consegnare i premi, e così può capitare che una borsa di studio venga consegnata in collegamento telematico via Skype con tutti che, distanti migliaia di chilometri, si guardano e comunicano sui monitor dei computer provando le stesse emozioni.

È accaduto ieri a Taranto per la diciannovesima edizione il “Premio Marco Motolese”, una borsa di studio assegnata a un alunno della terza classe del Liceo “Aristosseno” di Taranto, la stessa che frequentava Marco Motolese, prematuramente scomparso nel 1994 a soli 17 anni; il premio, in particolare, viene consegnato a un allievo che, oltre che per l’impegno nello studio, si sia distinto nella pratica di quei valori morali di amicizia e di solidarietà in cui eccelleva il compianto Marco Motolese.

La premiazione è avvenuta nella mattinata di ieri, sabato 15 marzo, nell’Aula Magna del Liceo “Aristosseno”, nell’ambito della manifestazione “Universalità dei Diritti Umani nei giovani” organizzata dall’Associazione “Marco Motolese” e del Club UNESCO Taranto.

Il premio quest’anno è stato assegnato a Antonio De Pasquale, studente dell’Aristosseno, solo che il ragazzo, ignorando fino a qualche giorno prima di essere risultato vincitore della borsa di studio “Marco Motolese”, era in gita scolastica a Praga.

Il premio è stato così consegnato dal Questore di Taranto, Vincenzo Mangini, alla madre di Antonio De Pasquale, mentre l’alunno vincitore partecipava ed interveniva alla cerimonia in collegamento telematico via Skype, sostenuto dall’affetto dei suoi compagni in quel di Praga.

Antonio De Pasquale è stato scelto tra i diversi alunni segnalati dalle classi dell’Aristosseno, in quanto è stato descritto dai suoi compagni come “un ragazzo affabile e generoso, la colonna portante della nostra classe, senza il quale essa cadrebbe come un castello di carte, al primo soffio di vento”.

“La sua vita non è stata tanto semplice, ma Antonio è riuscito a risollevarsi, ripetendo forza e coraggio … e avanti”: il ragazzo, infatti, è stato di grande sostegno per la madre e la sorella dopo una separazione dal padre e una grave malattia che ha colpito la  mamma costringendola lontano da casa per sottoporsi a difficile terapie. “Antonio non ha mai approfittato di questa situazione per farsi compatire da amici e professori, e ci ha insegnato a non arrenderci mai, che nulla è impossibile se lo si desidera, a non aver paura di esprimere la nostra opinione a guardare avanti”.

La manifestazione ha visto confrontarsi gli studenti, gli insegnanti, i genitori e le autorità sul tema Universalità dei Diritti Umani nei giovani, per favorire occasioni di aggregazione e socialità sana, utile ai fini dell‘autoconservazione e dello sviluppo della società. In seguito è stato affrontato il tema “I Giovani e le regole: il rispetto di sé e degli altri”, un confronto per parlare della prevenzione del disagio e della promozione dell’agio, per raggiungere i risultati più efficaci attraverso buone prassi di legalità proposte anche dalla scuola.

Nell’occasione gli alunni del Liceo “Aristosseno”, coordinati dalla professoressa Tonia Torcello, hanno recitato brani poetici e interpretato brani musicali.

A fare gli “onori di casa” e portare il saluto del Liceo “Aristosseno” è stato il dirigente scolastico Salvatore Marzo; sono poi intervenuti il Vice Prefetto Vicario, Trematerra Malgari che ha portato il saluto di S.E. il Prefetto di Taranto, Serafina Boccuni, coordinatore vicario XI Ufficio Ambito Territoriali della provincia di Taranto, e Massimiliano Motolese, vice presidente della Commissione Giudicatrice e dell’Associazione Culturale “Marco Motolese” e del Club UNESCO Taranto.

ABSTRACT INTERVENTI

Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’Associazione “Marco Motolese” e del Club UNESCO Taranto, ha detto: “L’Universalità dei diritti umani nei giovani è tema molto sentito nelle programmazioni dei Club UNESCO, e noi di Taranto sentiamo particolarmente importante salvaguardare i nostri giovani da disagi per porre loro in situazione di agio e raggiungere risultati efficaci attraverso buone prassi di legalità”.

Massimiliano Motolese, fratello del giovane Marco cui la borsa è dedicata, nel suo intervento ha ringraziato gli alunni per la particolare attenzione posta verso quei compagni della propria classe dotati di quelle doti utili per creare una società nuova giusta solidale con sentimenti di amicizia verso i compagni.

“ E’ stato difficile – ha continuato Massimiliano Motolese facente parte della commissione giudicatrice – scegliere poiché tanti sono i ragazzi dotati di tante qualità e amore  per la famiglia e gli amici di classe e non solo”.

Gli alunni del liceo hanno preparato e letto due considerazioni.

1)      Regola è in latino un’unità di misura che indica un limite e quindi la possibilità di misurare qualcosa. Dunque la regola rappresenta l’unità di misura del nostro agire … La regola quindi è essenziale per indicare la strada ai giovani e tracciare i limiti per educare al rispetto dell’altro e di se stessi  è la base per apprendere la convivenza tra le persone sperimentare modalità di relazione

2)      Dalla riflessione di monsignor G. Angelini di grande interesse è stato poi il riferimento fatto al Vangelo di Luca ( 2.41-52) il racconto mostra che l’impressione dei genitori era sbagliata. Lo avevano cercato con affanno e alla fine lo avevano trovato nel tempio, Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo aveva detto Maria. Gesù aveva dichiarato fuori luogo quell’angoscia, poiché Lui doveva preoccuparsi del Padre Suo…

Certo è di conforto sapere che anche nella famiglia di Nazaret s’è prodotta tale incomprensione. E’ documento del fatto l’incomprensione tra genitori e figli in quella fase della crescita non è soltanto il riflesso degli errori tra genitori e figli … il cammino di Gesù come quello di ogni giovane spesso lo porta di necessità lontano dalla madre o dal padre che appare ancora più forte sullo sfondo della moderna famiglia affettiva…

Il questore di Taranto Vincenzo Mangini ha espresso i suoi ringraziamenti per il lavoro svolto dall’Associazione “Marco Motolese” apprezzando la scelta della tematica affrontata che è particolarmente sentita dal ruolo della istituzione che rappresenta, educazione alla legalità e portata nella scuola per formare giovani che rispettino prima se stessi e poi l’altrui persona.

La dottoressa Serafina Boccuni, coordinatore vicario dell’XI ufficio Territoriale, ha espresso il suo compiacimento per la scuola jonica e per la manifestazione; il lavoro che l’XI ufficio svolge è costante e tenace per la crescita di tutti gli alunni del territorio.

Il dirigente scolastico Salvatore Marzo, con le insegnanti Tonia Torcello e Giusy Imperiale, hanno fatto in modo che la scuola fosse pronta ad accogliere il vice Prefetto Vicario Trematerra Malgari che ha porto i saluti del Prefetto di Taranto impegnato in altra attività istituzionale e le tante autorità civili e militari, presidenti di associazioni di volontariato e dell’Alliance Francaise, il delegato di Distretto Lions, oltre un rappresentante del Comando Carabinieri, del Comando Provinciale Guardia di Finanza, di Maridipart Taranto, e di F. Capobianco già Provveditore agli Studi di Taranto, dimostrando come sempre energia e preparazione culturale per la crescita della scuola e della città.

Presidente dell’Associazione “Marco Motolese” e del Club UNESCO Taranto

Professoressa Carmen Galluzzo Motolese

Per informazioni:

Marco Amatimaggio

Addetto stampa CSV Taranto 

 

viv@voce

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