Taranto. Legambiente. Basta Potature Assurde e Inadeguate

Taranto. Legambiente. Basta Potature Assurde e Inadeguate

Continua la pratica delle potature radicali e indiscriminate

Diverse segnalazioni e foto ci sono giunte oggi dai cittadini di via Nitti.  Proprio le potature in via Nitti erano state oggetto nel lontano 2009 di una nostra accorata denunciaDa svariati i anni analoghi interventi sono stati aspramente criticati dalla nostra associazione e da tutti gli “addetti ai lavori”, ma anche quest’anno per l’ennesima volta i “potatori” sono “tornati all’attacco”. Da svariati anni tentiamo di collaborare  il Comune fornendogli la consulenza “gratuita” dei nostri agronomi per garantire alla città una corretta manutenzione del verde pubblico: tuttavia, ogni anno, si ripetono potature scellerate su piante che non le tollerano affatto e che, a seguito di tali interventi, sono destinate a morire o ad ammalarsi in breve tempo perché le continue e drastiche potature indeboliscono le piante e ne abbreviano la vita. Ne sono un esempio i tanti scheletri rimasti in tante vie di Taranto.   Torniamo a chiedere “PERCHÈ?”

Gli interventi di potatura devono essere effettuati “esclusivamente” laddove “indispensabili” nell’assoluto rispetto sia delle buone pratiche forestali sia del regolamento del verde; gli stessi, inoltre, non devono riguardare indiscriminatamente tutti gli esemplari insistenti in ogni strada oggetto dell’intervento ma solo quelli per i quali sussista una reale esigenza accertata. E invece continuano gli interventi su chiome che  hanno uno sviluppo contenuto. Come lo avevano altri alberi, proprio  di Via Nitti, ridotti negli anni scorsi a tre tristi monconi.

Tra l’altro, eliminare gran parte dell’apparato fogliare è una vera follia in una città fortemente inquinata come la nostra perché riduce drasticamente la capacità fotosintetica e l’azione di trattenimento delle polveri sottili.  Senza poi sottovalutare il problema degli uccelli cui è stata tolta la possibilità di ripararsi durante la notte e di cibarsi dei frutti che erano presenti sulla chioma.

Il Comune ha acquistato e piantumato numerosi alberi: ma che senso ha piantare alberi se poi non si sa curarli ed anzi li si condanna a morte  con potature inutili? 

E’ appena stata assunta la decisione di liberare l’AMIU dall’onere della cura del verde urbano: in attesa che si affidi il servizio il Comune dovrebbe perlomeno impedire interventi assurdi

Esiste un regolamento del verde, approvato dallo stesso Comune, che sanziona questi interventi. Noi torniamo a chiedere che il Comune lo faccia rispettare.

O bisognerà rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per  ottenere il reintegro di tutti quelli alberi che non sono sopravvissuti e che non riusciranno a sopravvivere a questi rozzi interventi?

 

viv@voce

Lascia un commento