L’amore per il cavallo. L’estensione dell’ incollatura

L’amore per il cavallo. L’estensione dell’ incollatura

L’ incollatura del cavallo è una delle parti del corpo più importanti, è anche il timone che gli permette di indicare la direzione

Il lavoro del cavallo giovane va fatto con una buona estensione dell’ incollatura per  facilitare e portare oltre il peso del suo tronco anche il peso del cavaliere. In questo movimento impara a far fluire la spinta dei posteriori  lungo il dorso. Oggi purtroppo molti cavalieri abbandonano questo esercizio, facendo ricorso ad aiuti ausiliari, i quali spesso hanno effetti disastrosi sullo sviluppo della muscolatura e sul rilassamento del dorso, sulla scioltezza dei movimenti e sulla psiche del cavallo. Secondo G. Steimbrecht: “UN’ ARTE CHE HA VALORE SOLTANTO PER LA PROPRIA VALIDITA’ PRATICA NON DEVE CERCARE DI ASSICURARE IL PRESTIGIO CON DEI PROCEDIMENTI FALSAMENTE DOTTI”.

L’ estensione dell’ incollatura è una priorità dell’ addestramento del cavallo giovane, ma anche nel addestramento di cavalli rovinati, ed è molto utile come esercizio di riscaldamento. Inoltre deve essere a geometria variabile, in quanto deve essere libero di flettersi e libero di distendersi senza costrizioni. Per migliorare la qualità della linea superiore del nostro giovane cavallo bisogna iniziare a fargli allungare la linea superiore della colonna vertebrale, ottenendo così l’estensione dell’ incollatura, che gli permetterà di tirare tutti i muscoli inseriti alla sua base e in particolare quelli delle spalle e della schiena. Quando i muscoli della schiena si arrotondano, di conseguenza, si allungano i muscoli superiori del collo al fine di far avanzare la base dell’ incollatura. In particolare di questo si può notare nella dinamica del salto. Per fa sì che il cavallo risponda bene all’estensione dell’ incollatura, bisogna educare la sua bocca a decontrarsi alla tensione delle redini; così facendo si va a cercare il contatto verso l’avanti. Ovviamente per decontrarre la bocca il cavallo non deve sentire dolore, la mano non deve mai tirare ma creare una pressione sulla commessura labiale.

Labiale, che cede nel momento in cui il cavallo rilassa la mandibola e tende l’ incollatura verso il basso. La decontrazione muscolare del cavallo parte dalla decontrazione della bocca. Infatti, il cavallo rilascia i muscoli del collo e per contagio i muscoli inseriti alla base dell’ incollatura si estendono al dorso e alle spalle. Quando la mano è leggera è un segno di decontrazione ed equilibrio, mentre invece quando la mano è forte perde la decontrazione muscolare e perde l’ equilibrio (ad esempio aumenta la velocità e cade sulle spalle). L’ estensione dell’ incollatura, ha lo scopo di allungare i muscoli e fortificare quelli del collo, quindi fa tendere la linea dorsale e flettere i reni per ingaggiare meglio i posteriori e dando una morbida distensione.

Dopo aver ottenuto un progressivo aumento dell’impegno dei posteriori, potremo cominciare a chiedere un atteggiamento più rilevato dell’ incollatura, senza rischiare che il cavallo porti la testa al vento o al contrario si incappucci. Prima di arrivare alla riunione (piaff), l’ incollatura deve essere ben elastica nelle transizioni ascendenti e in grado di rilevarsi nelle transizioni discendenti  in modo che il posteriore possa spingere nelle prime e imparare a portare peso nelle seconde. Inoltre, verranno ginnasticate ad abbassarsi alternativamente con il lavoro a due piste a due mani (spalla in dentro, travers, renvers, appoggiata).

E’ solito nel mondo del dressage vedere dei cavalli giovani con un’ incollatura molto alta ad un trotto in estensione impressionate, dovuto ad una conformazione di natura privilegiata con un indole sottomessa. Mentre invece a ribellarsi sono quei cavalli a cui madre natura ha vietato la giusta conformazione fisica e non soddisfano le richieste del cavaliere. Questo modo di trottare contrae fortemente la schiena senza allungare la muscolatura dorsale.

E’ solo un modo di essere esibizionisti, di cui il cavallo paga il prezzo!

Milena Mero

viv@voce

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