COLLEGE SCHOOL NEXT STARS: LA SCUOLA CALCIO CHE PROSEGUE IL LAVORO NEL RISPETTO DEI PROTOCOLLI

COLLEGE SCHOOL NEXT STARS: LA SCUOLA CALCIO CHE PROSEGUE IL LAVORO NEL RISPETTO DEI PROTOCOLLI

C’è chi vuol provare a portare avanti la propria attività nella scuola calcio. La College School Next Stars sta tentando, con attenzione e meticolosità

Lo stanno facendo tutti i componenti a seguito dell’ultimo DPCM e delle precisazioni della FIGC. Dunque la neonata scuola calcio sta lavorando da metà settimana in assoluto rispetto della normativa, come spiega dettagliatamente il responsabile tecnico Agostino Marras.

“Una doverosa chiosa iniziale: prima di ridare fiato all’attività utilizzando tutte le misure contenute nei documenti governativi e federali per l’attività di base individuale, abbiamo svolto delle riunioni in società. Adesso, sostanzialmente, non ci sono gare ufficiali, partitelle e lavoro di contatto tra i ragazzi. Ci siamo riattrezzati con esercitazioni e nuove sedute di allenamento che ci permettono di stare insieme alle ragazze e i ragazzi”.

Nello specifico questo il protocollo attuato dalla College School Next Stars.

“Nelle sedi del centro Sportivo New Tuttosport di Carosino e al Demitri di Maruggio, i nostri campi d’allenamento, ragazze e ragazzi arrivano al centro sportivo accompagnati sino all’ingresso dai genitori. Qui gli istruttori misurano la febbre, accompagnano a distanza gli atleti al terreno di gioco sempre indossando la mascherina. Dopo aver utilizzato il gel per igienizzare le mani, rimuovono la mascherina e lasciano borsone e borraccia a 3 metri di distanza da quello del compagno.

Il campo da calcio – spiega Marras – è stato diviso in quadrati, 3 metri per 3 oppure 4 metri per 4. Utilizzano il pallone oppure il sensiball, svolgendo il loro lavoro in questi quadrati. Sono tutti distanziati, non entrano mai in contatto tra loro.

Sono stati aboliti: possesso palla, partitelle, uno contro uno, utilizzo pettorine. Gli atleti svolgono esercitazioni coordinative, per aumentare le loro capacità, e tiri in porta.

L’attività dura un’ora e un quarto circa, molto meno rispetto alle 2 ore precedenti. Finita la seduta igienizzano le mani, indossano la mascherina, in maniera distanziata abbandonano il campo con gli istruttori che li conducono sino all’ingresso. Qui i genitori, uno alla volta, prendono il loro figlio e tornano a casa. Chiaramente è stato abolito l’uso di spogliatoio e docce”.

Nel corso della presentazione della College School Next Stars si è parlato del Sensiball che migliora la tecnica individuale. Una novità introdotta dalla società che si è rivelata, paradossalmente, un vantaggio in questo particolare periodo storico.

“E’ bene dirlo che l’avevamo inserita come un’attività tecnica e coordinativa, per conoscere e migliorare la sensibilità nel tocco della palla, una tecnica innovativa nell’insegnare calcio. Questo ci ha permesso soprattutto negli allenamenti specifici di lavorare e farli divertire aumentando la confidenza della palla con piedi e varie parti del corpo.

Ci ha aiutato, va detto, anche prima di questa fase perché invece di scorazzare in campo, all’arrivo sui centri sportivi, in maniera autonoma, si allenavano e poi iniziavano a lavorare”. Chiaramente sono giorni delicati e quindi ci sono inevitabilmente timori sul proseguo dell’attività.

“I timori potrebbero essere legati all’aumento della curva epidemiologica – conclude Agostino Marras – e un possibile lockdown. Speriamo che questo “accendere e spegnere entusiasmo” non si riveli un’arma a doppio taglio, ossia che qualche bambina o bambino si stanchi e non venga più.

Dal nostro canto, finchè potremo, saremo ligi nel rispetto del protocollo, non solo per un controllo che noi ci aspettiamo, ma soprattutto per la salute degli atleti, delle loro famiglie, dell’intera comunità”.  

viv@voce

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