TARANTO. Periferie, la undicesima edizione

TARANTO. Periferie, la undicesima edizione

Tra marzo e aprile, all’auditorium TaTÀ, spettacoli di teatro e danza  per il cartellone della stagione 2022

“Tavola tavola, chiodo chiodo” sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide che Eduardo erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico, distrutto nel ’43 dai bombardamenti aerei su Napoli. Parole che suonano come metafora del lavoro del teatro che resta un’arte ed un lavoro da costruire ogni giorno con passione e cura, un esercizio della volontà, infine.

Periferie 2022 nasce da qui, dal desiderio di resistere agli spettacoli annullati, alle istituzioni mute, al pubblico televisivo e a tanto altro, continuando a coltivare “chiodo chiodo” la bellezza di spettacoli necessari, nati da artisti che lavorano sulla contemporaneità del teatro e dei linguaggi espressivi. Quasi tutti al debutto tarantino, ossia alla loro prima volta a Taranto, all’altro teatro. Il TaTÀ. 

Per la stagione 2022 di “Periferie”, rassegna di teatro e danza giunta alla undicesima edizione, il Crest propone, tra marzo e aprile, cinque spettacoli all’auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi. Sipario ore 21.

Aprono, sabato 5 marzo, César Brie e Antonio Attisani con “Boccascena”. Un “gioco teatrale” pensato durante il lockdown, quando un vecchio attore e un vecchio professore del teatro hanno deciso di dialogare per raccontarsi il loro eterno desiderio di vita, non senza ironia e disincanto. Un esercizio di amicizia, di fiducia, di confronto e critica del mondo, di accordo e disaccordo, che ha permesso ai due di vivere la solitudine della peste nel calore della creazione. La loro è un’amicizia ruvida, senza compiacimento né complicità, entrambi sulle tracce di un teatro necessario.

Sul palco, sabato 19 marzo, la ResExtensa Dance Company con “Non tutti sanno che…”, da un’idea di Elisa Barucchieri. Un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica: come si arriva a decidere che una cosa vada bene piuttosto che un’altra? Come si arriva a dire, “Ecco!”? Come si inventa, e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto, pronto da presentare al pubblico? Un dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista, solitamente nascosti. E, nel viaggio, si scopriranno insegnamenti e aneddoti indimenticabili dei grandi maestri.

Torna, sabato 26 marzo, la Piccola Compagnia Dammacco con “Spezzato è il cuore della bellezza”, premio Ubu 2021 come migliore nuovo testo italiano. La storia di un cosiddetto triangolo amoroso, lui, lei, l’altra e, tramite i frammenti e le immagini di questa storia, offre allo spettatore uno sguardo sull’Amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo. In scena, Serena Balivo dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia e accanto a lei appare, agita da Erica Galante, la figura muta dell’uomo al centro del triangolo amoroso in uno scenario onirico. 

Sarà la volta, domenica 3 aprile, di Maria Cuscunà con “È bello vivere liberi!”, un progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo, ispirato alla biografia di Ondina Peteani prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz n. 81.672. A soli 17 anni, Ondina si scopre Incapace di restare a guardare l’oppressione del fascismo, Ondina sceglie di agire, cosciente e determinata, per cambiare il proprio Paese. A soli 19 anni, la sua vicenda e` stravolta bruscamente, venendo sprofondata nell’incubo della deportazione nazifascista come prigioniera politica. Premio Scenario per Ustica 2009.

Chiude, venerdì 8 aprile, Lino Musella con “Tavola tavola, chiodo chiodo…”, tratto da appunti, articoli, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo, Nato per il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico, questo “assolo con musica” è, man mano, diventato un inedito ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra poche vittorie e molti fallimenti. In scena, con Lino Musella, premio Ubu 2019 come migliore attore, Marco Vidino, che esegue dal vivo, tra brani inediti e di repertorio, le musiche dello spettacolo.

 

Abbonamento a 5 spettacoli 50 euro. Biglietto 12 euro, ridotto 10 euro (under 30 e over 65). Info e prenotazioni al numero 366.3473430 (anche whatsapp) in orario d’ufficio. Accesso consentito solo con green pass rafforzato e mascherina Ffp2.

 

Il cartellone “Periferie” – undicesima stagione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno della Regione Puglia.

 

viv@voce

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