TARANTO. “Disertano la Commissione consiliare Garanzia e Controllo Giovanni Cataldino, Assessore alla Polizia Locale e alle Società Partecipate, Michele Matichecchia, Comandante Polizia Locale, e Massimo Dicecca, Direttore generale dell’AMAT”

TARANTO. “Disertano la Commissione consiliare Garanzia e Controllo Giovanni Cataldino, Assessore alla Polizia Locale e alle Società Partecipate, Michele Matichecchia, Comandante Polizia Locale, e Massimo Dicecca, Direttore generale dell’AMAT”

Nota stampa dei Consiglieri comunali Floriana de Gennaro, Cosimo Festinante, Mario Pulpo (Gruppo Indipendente per Taranto), Massimo Battista, Giampaolo Vietri e Antonino Cannone

“Nella mattinata di avanti ieri (giovedì 4 ottobre) si è riunita, presieduta dal Consigliere Antonino Cannone, la Commissione consiliare Garanzia e Controllo.

Seppur debitamente invitati con oltre otto giorni di anticipo, non si sono presentati Giovanni Cataldino, Assessore alla Polizia Locale e alle Società Partecipate, Michele Matichecchia, Comandante Polizia Locale, e Massimo Dicecca, Direttore generale dell’AMAT; gli stessi hanno comunicato la loro impossibilità a partecipare ai lavori solo il giorno prima, peraltro adducendo all’unisono come motivazione “impegni precedentemente assunti”.

Dopo aver appreso tale notizia, i Consiglieri comunali presenti alla riunione Floriana de Gennaro, Cosimo Festinante, Mario Pulpo, Massimo Battista, Giampaolo Vietri e Antonino Cannone, stigmatizzando duramente tale comportamento, hanno dichiarato che sempre più spesso ed anche oggi gli attori convocati non si sono presentati in Commissione, mancando così di rispetto a tutti i componenti “eletti” della Commissione, e risultano sempre più spesso “impegnati in altre attività” a discapito del lavoro dei Consiglieri comunali che effettuano attività di indirizzo e controllo nei confronti della Giunta e dei tecnici.

I tre dovevano essere auditi dalla Commissione consiliare per fornire delucidazioni e chiarimenti in merito all’annosa questione degli “Ausiliari della Sosta” che l’Amministrazione comunale vorrebbe obbligare a elevare contravvenzioni anche per le macchine in doppia fila, anche se gli stessi non avrebbero tale parametro nei loro contratti. È una questione che si trascina da tempo, ma alla quale non è stata ancora trovata una soluzione.

Il Consigliere Massimo Battista, in particolare, ha aggiunto che «i preposti sono stati invitati in seguito all’incontro del 18 luglio scorso della Commissione consiliare Garanzia e Controllo, la stessa che aspetta da molto tempo le risposte da parte del Direttore Generale dell’AMAT, che purtroppo non sono ancora pervenute, per mettere fine all’annosa problematica».

I sei Consiglieri comunali non possono non chiedersi, dunque, «a che servano le commissioni consiliari se vengono sdegnate dai rappresentanti dell’Amministrazione, perdendo così di significato e di spinta».

Per assistere ai lavori della Commissioni consiliare Garanzia e Controllo di ieri, inoltre, erano presenti anche numerosi Ausiliari della Sosta dell’AMAT che, per potersi liberare, avevano anche preso giornate di ferie, preoccupati della piega che nelle ultime settimane sta prendendo il problema.

Pur trascinandosi da tempo, infatti, ancora il 24 settembre scorso l’AMAT, con l’Ordine di Servizio n. 113, ribadiva che nelle competenze degli “operatori di mobilità” ci fossero, oltre a quelle proprie dell’incarico, ovvero sanzionare le auto nelle “strisce blu” non in regola con il pedaggio, anche la verbalizzazione di alcune violazioni al Codice della strada.

Tra queste la “Sosta in modo non conforme alla segnaletica”, la “Sosta impedendo l’accesso, anche potenziale, ad un veicolo regolarmente in sosta”, la “sosta impendendo lo spostamento, anche potenziale, di altro veicolo regolarmente in sosta” e, infine, il “veicolo in doppia fila, con o senza conducente a bordo, a fianco di parcheggio a pagamento”.

In pratica gli operatori di mobilità AMAT sarebbe obbligati a elevare contravvenzioni anche alle macchine in doppia fila e, magari, a chiamare il carroattrezzi per la rimozione coatta.

Gli Operatori di Mobilità ritengono di non dover sottostare a tale obbligo, mentre l’AMAT ha comunicato loro, proprio con la suddetta Nota di Servizio, che la mancata rilevazione delle violazioni sarà “considerata omissione dei propri doveri di ufficio e, quindi, disciplinarmente perseguibile. Qualsiasi violazione, così come l’omesso controllo da parte dei coordinatori, costituirà oggetto di valutazioni ai sensi del vigente codice disciplinare”.

L’auspicio dei sei consiglieri comunali è che si arrivi quanto prima a una soluzione della questione per ridare serenità a tanti lavoratori dell’AMAT.

 

 

 

 

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