TARANTO. Potature selvagge e fuori stagione

Legambiente diffida l’Amministrazione Comunale e chiede che il Comune individui i responsabili e applichi le sanzioni previste. Abbattimento di pini di piazza Garibaldi, richieste le Relazioni tecniche 

Alla purtroppo consueta pratica delle potature drastiche e indiscriminate si è aggiunta a Taranto la novità delle potature di massa fuori stagione. I “tagliatori di alberi”  sono tornati all’opera in via Principe Amedeo  e questa volta con l’estate alle porte!

Da anni denunciamo puntualmente episodi di potature selvagge, in netto contrasto con le norme di buona pratica forestale e con le linee guida dell’ EAC (European Arboricoltural Council). Si tratta di interventi lesivi del benessere delle piante, del loro ottimale stato vegetativo e della loro crescita, non rispettose dell’habitat necessario all’avifauna esistente, che creano  un dannoso squilibrio della chioma degli alberi (secondo la buona pratica forestale la riduzione della chioma non dovrebbe mai asportare più del 30% del fogliame).

A seguito di tali interventi alcune piante sono destinate a morire o ad ammalarsi perché le continue e drastiche potature le indeboliscono e ne abbreviano la vita. Inoltre, in una città inquinata come Taranto, eliminare gran parte delle chiome degli alberi  è assurdo perché in questo modo se ne riduce drasticamente l’azione di trattenimento delle polveri sottili.

Queste potature, assolutamente irrazionali, risultano in netto contrasto con le disposizioni contenute nel Regolamento del Verde che il Comune di Taranto si è dato e che stabilisce, inoltre, che gli interventi di potatura devono essere effettuati nel periodo invernale ed in ogni caso non oltre il 31 marzo.

Per le potature irrazionali il Regolamento del Verde del Comune di Taranto prevede una sanzione variabile da 100 ad 800 €, con possibilità di oblazione fissata in 200 €, oltre al risarcimento del danno.  Per le potature fuori stagione la sanzione prevista, per albero, varia  da 50 ad 400 €, con possibilità di oblazione fissata in 100 €, oltre al risarcimento del danno. Non vi è dubbio che tali sanzioni siano applicabili nel caso delle potature recentemente effettuate in via Principe Amedeo.

Per questo abbiamo scritto al Sindaco, all’Assessore ai Lavori Pubblici, all’Assessore all’Ambiente, ai Dirigenti delle Direzioni Ambiente e Lavori Pubblici e, per conoscenza al Presidente dell’AMIU e al Comandante della Polizia Municipale,  richiedendo che il Comune di Taranto proceda all’individuazione dei soggetti responsabili, all’applicazione delle sanzioni previste dal proprio stesso regolamento e che ci vengano fornite spiegazioni circa le modalità con cui gli interventi in questione sono stati programmati ed eseguiti.

Episodi simili, che testimoniano l’assoluta incuria del verde urbano che da anni il Comune dimostra, non sono più tollerabili né giustificabili. Per questo abbiamo diffidato per il futuro, Sindaco, Assessori e Dirigenti dal procedere ad interventi similari che potrebbero risultare lesivi della vegetazione e dell’avifauna locale, con riserva di ogni azione a tutela dei diritti dei cittadini

Contemporaneamente, a fronte dell’abbattimento di due grossi alberi di pino in Piazza Garibaldi, effettuato in un periodo inopportuno a causa della delicata attività di riproduzione e nidificazione degli uccelli, e per il quale siamo convinti che avrebbero potuto essere attuate soluzioni alternative e che, quanto meno, l’abbattimento non sia stato oggetto di una adeguata pianificazione sotto il profilo dei tempi  e degli interventi di sostituzione degli esemplari abbattuti, abbiamo richiesto di prendere visione delle Relazioni Tecniche che specifichino le ragioni giustificative dell’intervento.

Verificheremo con estrema attenzione le motivazioni che hanno portato a questo, ennesimo, attacco al verde urbano che lo stesso Regolamento del Verde definisce “patrimonio della collettività” determinati a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi opportune.

 

 

 


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