SAVA. Allagamenti alle prime pioggie autunnali

SAVA. Allagamenti alle prime pioggie autunnali

E’ un classico. Ma nessuno è in grado di porre rimedio

Quello che è successo ieri nel nostro paese, è un classico. Si ripete sempre ad ogni pioggia autunnale. Le cause? Dai filmati del nostro giornale, pubblicati ieri quasi in tempo reale, si notano che tutte le griglie di raccolta dell’acqua piovana sono intasate e quindi non “bevono”. Automaticamente, tutta l’acqua che viene dalla zona alta del paese, Specchiolla, scende come un fiume a valle (verso il centro urbano). Questo porta, di seguito, a travolgere tutto ciò che l’acqua trova sulla sua scia. Bidoni della raccolta differenziata, buste di plastica, sono le prime ”compagne di viaggio” dell’ondata. Fosse solo questo, sarebbe ben poco. Ma c’è l’allagamento delle cantine e, in secondo grado, quello di alcune abitazioni che alcuni residenti, giustamente, vedendosi allagata la propria casa chiameranno il nostro Comune ai danni.

E’ un rituale questo che ogni amministrazione comunale ha “rispettato”. Ma andiamo alla giornata di ieri e ciò che abbiamo visto, credo tutti quanti. Manca la manutenzione ordinaria alle griglie e, se viene fatta saltuariamente, viene fatta male. Quindi necessita di maggior controllo da parte di chi amministra questa branca amministrativa, qui c’è la responsabile figura dell’assessore ai Lavori pubblici dottor Pasquale Calasso.

Così dovrebbe essere. Dovrebbe! Ma se questo è il risultato, significa che questo non avviene. Ma andiamo alla cosa “scabrosa” che è parsa al nostro giornale. Piazza Risorgimento, ovvero un parte del ribasso della gara speso per la creazione di un tratto di fogna bianca che avrebbe, ma di fatto lo ha, dovuto collegare un accesso esterno della Scuola “Bonsegna” per evitare la fermata dell’acqua in questo posto.

Bene, o meglio male, dal filmato si vede benissimo che questo tratto non “beve” affatto. Per nulla!

Eppure, c’è stata la direzione dei lavori che ha seguito questo lavoro, come d’altronde la figura del dottor Pasquale Calasso a vigilare sugli stessi, manco se quest’ultimo fosse il proprietario della villa. Quindi, che è successo? E’ stato fatto male?

E se è stato fatto male di chi è la colpa? Andiamo avanti, ma se questi risultati sono evidentissimi le colpe mica ci vuole molto a trovarle …

Giovanni Caforio

viv@voce

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