PIRI PIRI. MARINA DI MARUGGIO. UN BELLISSIMO MARE DIMENTICATO, META DI MOLTI BAGNANTI

PIRI PIRI. MARINA DI MARUGGIO. UN BELLISSIMO MARE DIMENTICATO, META DI MOLTI BAGNANTI

Lungo la nostra litoranea / 3

Prosegue il nostro breve viaggio ed ecco il nostro terzo appuntamento verso la marina di Maruggio, che fa di nome Piri Piri. Lasciamo alle nostre spalle Torre ovo e, subito dopo la fine della salita, sulla nostra destra una imponente torre saracena di epoca medioevale è assemblata con un una costruzione che non ha nulla  chè a fare con l’epoca di edificazione della torre. Questa torre saracena nonostante la sua storica bellezza architettonica risulta degradata al massimo, infatti una recinzione con materiale plastico di colore arancione avvisa chi si avvicina che c’è il pericolo di crollo.

Ci avviciniamo alla torre e diamo uno sguardo al mare che bagna la terra: notiamo dei conci di tufo sottostanti che si stanno staccando, i quali fungono da supporto delle fondamenta della torre saracena e di tutto il costone.

Anche il costone dà vistosi cenni di cedimento strutturali. È un vero peccato vedere questa costruzione lasciata morire dall’incuria di chi non riesce ad apprezzare quello che la storia ha dato al nostro territorio. Dalla parte che ci affacciamo c’è uno strapiombo eccezionale, il quale porta ad un bellissimo mare, pur con uno scirocco galoppante.

Proseguiamo e ci addentriamo a Piri Piri. Uno stabilimento balneare, ben organizzato strutturalmente, si affaccia sul mare con un tratto di spiaggia davvero incantevole.

I nostri occhi restano incantati da questa bellezza, ma restano sbalorditi quando sulla sinistra notiamo gli ennesimi cassonetti rotti con tantissimo fogliame secco riposto vicino.

Man mano che andiamo avanti la macchia mediterranea, sia a destra che a sinistra della strada che stiamo percorrendo, si mostra nella sua bellezza. Le dune di sabbia sulla destra sembrano come un quadro naif appena dipinto. Sulla sinistra invece una folta vegetazione si mischia a tante piante selvatiche di diversa classificazione.

Andiamo avanti e raggiungiamo subito le prime case, anche qui notiamo che i cassonetti di raccolta dei rifiuti solidi urbani sono sprovvisti del coperchio. Stradine strettissime, molto simili a quelle di Trullo di mare e sembra come se questa visione l’avessimo già vista precedentemente.

I bordi della litoranea sono sporchi, l’erba è secca, notiamo qualche passerella che porta dalla litoranea al mare ma aimè nella sua parte finale ci sono dei motorini che ostruiscono il passaggio, anche in questo tratto la spiaggia è molto bella, e meno bello vedere la trascuratezza del litorale.

Superate le case del centro di Piri Piri un santuario della Madonna sulla nostra destra è tenuto e curato in modo dignitoso dai fedeli. Ricordiamo che a Piri Piri non c’è un servizio fognante pubblico, i pozzi neri sono tutti a perdere, ovvero inquinando il sottosuolo sottostante. L’acqua potabile è un miraggio e per poterla ottenere i residenti estivi all’occorrenza hanno delle grosse taniche di plastica e dei grandi contenitori di vetro, con direzione Monacizzo o Maruggio.

Salutiamo Piri Piri e ci avviamo verso Campomarino. Finisce qui il nostro terzo viaggio. Campomarino ci aspetta per l’ultima tappa del nostro giornale.

Rita Torchiani


viv@voce

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