TARANTO. 120esimo Villaggio delle Differenze in vista del TDoR
Prosegue la quinta edizione de Il Mese della Cultura delle Differenze
Rassegna di iniziative quotidiane promosse, a Taranto e provincia, dal 6 novembre al 5 dicembre – a cavallo tra l’Intersex Day of Remembrance (8 novembre), la Giornata Internazionale dell’Abbraccio (12 novembre), la Giornata Internazionale della Tolleranza (16 novembre), la Giornata Internazionale dello Studente (17 novembre), TDoR – Transgender Day of Remembrance (20 novembre).
Prosegue la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne (25 novembre), Giornata Internazionale della Lotta all’AIDS (1° dicembre) – dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e dall’Associazione Strambopoli, presidio Arcigay nella provincia di Taranto, in collaborazione con l’I.I.S.S. Liside di Taranto, l’ONG Salam, il Centro Nelson Mandela, l’Associazione Diritti e Libertà, al fine di diffondere la cultura delle differenze, educare le nuove generazioni (e non solo) alla bellezza, all’ascolto, allo sviluppo sostenibile, alla prevenzione e al contrasto a fenomeni di omobitransfobia, bullismo, razzismo, violenza di genere, a malattie e infezioni sessualmente trasmissibili, stigma persone HIV+ e IST+.
Sabato 18 novembre, dalle ore 17.30 alle ore 21.30, Piazza Maria Immacolata (già Piazza Giordano Bruno) a Taranto torna a tingersi dei colori dell’arcobaleno, con la 120esima tappa de Il Villaggio delle Differenze, abitato dagli/le/* artisti/e/* della Hermes Academy e dagli/le/* attivisti/e/* di Arcigay, che presidiano il banchetto informativo, colmo di preservativi e materiale illustrativo sui percorsi proposti nelle scuole di Taranto e provincia e su iniziative e servizi offerti all’intera cittadinanza.
Particolarmente coinvolti sono il Gruppo Giovani (guidato da Sharon Cusimano), il Gruppo Over60 (fondato da Emanuele Pignatelli) e il Gruppo Migranti Arcobaleno, che illustrano le campagne #Premessoche (fundraising per sostenere sei progetti concreti: battaglia per il matrimonio egualitario, laboratori contro il bullismo nelle scuole, accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo LGBTI, mappatura degli episodi di omotransfobia, programma nazionale per la diffusione del test rapido per l’HIV, iniziative a sostegno del coming out dei/delle/de* giovani), #HoQualcosaDaDirvi (promossa in occasione del Coming Out Day), la campagna #nonèreato per i diritti dei/delle/de* migranti e, coordinati dal presidente Luigi Pignatelli, facilitano una serie di attività creative e formative, al fine di educare alle differenze e all’affettività, raccontare ed ascoltare il sé e l’altro da sé, condividere occasioni di confronto sulle tematiche di genere e LGBTIQ+, sulle IST e sullo stigma HIV+, con amici/che/c* di ogni età.
In vista del TDoR (Giornata Internazionale in Memoria delle Vittime della Transfobia, che ricorre il 20 novembre), alcuni/e/* attivisti/e/* transessuali condividono la propria testimonianza.
Per visionare il programma del quinto Mese della Cultura delle Differenze, per proposte di collaborazione e condivisioni di idee, vision, mission e obiettivi, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it o contattare il +39 388 874 6670.
Cosa è l’Hermes Academy
Dal 15 settembre 2005, senza fini di lucro e con l’azione diretta, personale e gratuita dei suoi aderenti, l’Associazione Hermes Academy Onlus opera per il perseguimento, in via esclusiva, di scopi di solidarietà sociale: tutela dei diritti civili e dei beni culturali; beneficenza; istruzione; formazione; promozione del genius loci; sviluppo del turismo e di un’economia basata sulla creazione e sulla promozione di arte e cultura. È stata associazione aderente e poi Comitato Territoriale Arcigay nella provincia di Taranto dal marzo 2014 al marzo 2017, allorché ha lasciato il ruolo di presidio Arcigay all’Associazione Strambopoli.
«Oggi più che mai – sottolinea il fondatore e presidente Luigi Pignatelli – è necessario sviluppare un locus amoenus, un rifugio per tutti/e/*, un utero da cui sgorghino vita e arte, per la diffusione della cultura delle differenze. L’Arte è la chiave di volta del nostro peregrinare in un mondo in continua trasformazione. Dopo la scoperta, l’anima violata, nuda dinanzi allo specchio (che è, poi, lo sguardo dell’altro/a/*), rifiuta la maschera che la società schiava di schemi e sistemi ci impone, riscopre, dentro se stessa, oltre il vuoto di una mano profana, il pieno del proprio esistere e, in un processo di Lib(e)rAzione, rinasce. L’ascolto e la condivisione delle diversità producono ricchezza, in ogni senso.»