Manduria. “EVENTI ESTIVI: QUANDO ANCHE LA CULTURA E IL DIVERTIMENTO DIVENTANO ELITARI”

Manduria. “EVENTI ESTIVI: QUANDO ANCHE LA CULTURA E IL DIVERTIMENTO DIVENTANO ELITARI”

Intervento del Gruppo Consiliare “Progressisti Manduria”

Qualche giorno fa l’Amministrazione ha deliberato in giunta il programma degli eventi estivi del 2021, con un impegno di spesa pari a 60.220 euro.

Da una lettura del calendario degli eventi emergono alcune riflessioni. Innanzitutto, non c’è traccia di quegli eventi che nel tempo, con il solo sacrificio delle associazioni turistiche e culturali del territorio che hanno trainato nell’intero decennio passato la cultura cittadina, erano diventati storici e brandizzati e avevano acquisito una certa fama anche al di fuori della città, richiamando numerosi spettatori anche da tutta la Puglia.

Ancora, poi, scorrendo fra tutte le programmazioni previste,fa specie notare impegni di spesa rilevanti per eventi che prevedono, di fatto, un ticket di ingresso a carico dei cittadini: è il caso del Festival Ultramoenia finanziato con circa 20.000€, per tre giornate di eventi che nella quasi totalità dei casi prevedono ticket fino a circa 35€ a persona.

Ad esempio, numerosi eventi dedicati ai nostri piccoli prevedono un “biglietto promozionale” del costo di 5€ a bambino, in un periodo in cui proprio ai bambini si sarebbero dovuto garantire eventi gratuiti, per permettere loro di recuperare, parzialmente, la socialità persa a causa della pandemia.

D’altro canto, un cartellone di eventi estivi finanziato dall’ente pubblico che prevede impegni di spesa rilevanti e ticket per ogni singolo evento è pressochè immorale poiché realizza una doppia tassazione a carico dell’utenza cittadina, una “a monte” (attraverso i fondi comunali derivanti dalle imposte pubbliche comunali) e una “a valle” (attraverso il pagamento del biglietto).

Tutto questo rende la cultura qualcosa che non dovrebbe essere: elitaria e selettiva, accessibile solo a chi può permettersi di spendere per accedere a qualcosa che, specie nel periodo che viviamo, dovrebbe essere di tutti.

E sia chiaro, qui nessuno nega che organizzare eventi sia dispendioso e faticoso, ma una oculata ripartizione delle risorse – magari non pagando il triplo dei costi di ingaggio ad alcuni ignoti gruppi musicali – e una sagace programmazione avrebbe dovuto tendere alla valorizzazione delle risorse locali e alla generalità dell’accesso per la platea.

Disattenzione che si rende ugualmente evidente rispetto alla scelta medesima di talune date programmate, le quali per nulla tengono in considerazione le concomitanze con gli eventi dei comuni viciniori, i cui alcuni gruppi che sono stati chiamati qui ad effettuare prestazioni a pagamento, in altri comuni a noi vicini rendono lo spettacolo senza ticket d’ingresso.

Si può quindi facilmente prevedere la scelta che faranno i cittadini e i turisti nel decidere quali spettacoli seguire e, pertanto, il risultato che avranno gli eventi estivi ideati dall’Assessore Mariggiò. Ma forse, alla fine, siamo noi a pretendere troppo da questa amministrazione che ha calendarizzato gli eventi estivi sulla falsa riga della vetusta popularia, con buona pace del concetto di innovazione e pluralità di offerte.

viv@voce

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