Pulsano. “UN GRANDE RAMMARICO CONSTATARE CHE IL COMUNE PUR AVENDO INTASCATO UN SACCO DI SOLDI DAGLI AUTOVELOX , POI ALLA FINE SI TROVA COSTRETTO A CONCORRERE ALLA DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI REGIONALI PER FAR FRONTE A DELLE ESIGENZE STRADALI A CUI NON HA MAI AFFRONTATO CON LE PROPRIE RISORSE FINANZIARIE”

Pulsano. “UN GRANDE RAMMARICO CONSTATARE CHE IL COMUNE PUR AVENDO INTASCATO UN SACCO DI SOLDI DAGLI AUTOVELOX , POI ALLA FINE SI TROVA COSTRETTO A CONCORRERE ALLA DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI REGIONALI PER FAR FRONTE A DELLE ESIGENZE STRADALI A CUI NON HA MAI AFFRONTATO CON LE PROPRIE RISORSE FINANZIARIE”

Intervento di Angelo Di Lena, Consigliere comunale di opposizione del Gruppo ““Pulsano Adesso”

“La Regione Puglia ha stanziato 13.528.519,99 € ai 29 comuni della provincia di Taranto , su un totale di 100 milioni di €. Viene ben accolta questa iniziativa da parte della Regione Puglia di mettere a disposizione dei Comuni questi fondi  con parametri di valutazione sulla base dei quali viene calcolata la somma spettante per finanziare strade e marciapiedi con il 55% a seconda del numero dei residenti ed il 45% in base all’estensione di ciascun territorio comunale; ma il rammarico più grande nasce dalla constatazione che è necessario, per il Comune di Pulsano, attendere i fondi della Regione Puglia per fare delle opere che da soli non sono riusciti a fare con i proventi derivanti dalle multe ai sensi degli articoli 208 e 142 del D.lgs. N. 285/92 del Nuovo codice della Strada.

Ed e’ un forte rammarico prendere atto del fatto che un Ente comunale pur avendo i mezzi a disposizione non riesce a fare nulla , non riesce a rendere le strade sicure e si vede poi costretta a chiedere l’aiuto all’Ente sovra comunale per adempiere a degli obblighi che poteva tranquillamente fare da solo; proprio come un padre di famiglia che lavora, che ha il suo stipendio che spende soldi in altro, si compra la macchina nuova e poi chiede un prestito ai genitori per comprare la cena per i propri figli .

Ecco , è questa la riflessione che voglio condividere la popolazione”.

 

 

viv@voce

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