LITORANEA SALENTINA. “Il sindaco è un cornuto”. E l’altro: “Sì, ma non chiamarlo per nome!”

LITORANEA SALENTINA. “Il sindaco è un cornuto”. E l’altro: “Sì, ma non chiamarlo per nome!”

Curioso incontro occasionale in un luogo di rinfresco lungo la nostra litoranea

Fa un caldo micidiale. Torrido. E l’incontro avviene in un bar della nostra costa che in questo periodo è piena di vacanzieri. Vengono da tutte le parti. Accenti romagnoli, piemontesi, romani e molti napoletani ma in questa occasione si caratterizza un curioso incontro tra un residente del luogo e un nord italiano.

Entrambi sono al banco e aspettano la consumazione che il barista sta preparando per loro. Il residente è alquanto esplicito nel parlare, mentre invece il suo vicino è un signore distinto, apparentemente serio. Molto serio.

“Queste strade sono un disastro. Piene di buche. Tutte la macchine le stiamo rompendo. E il sindaco dovrebbe avere cura delle nostre Vie. Ma abbiamo un sindaco che è un cornuto” esordisce così, a bruciapelo il residente. Impreca molte volte contro il primo cittadino con l’aggettivo qualificativo che di qualificativo non ha proprio nulla. Anzi, è squalificativo.

E nell’imprecare invita quasi il nord italiano al dialogo. Quest’ultimo lo guarda sorridendo. Ma il nostro continua con le offese. Esaurito il monologo, si rivolge al nord italiano: “O sto sbagliando?”

Lapidaria è la risposta: “Sì, ma non chiamarlo per nome!”

Un sorriso, dopo aver bevuto un caffè, sigla questo curioso incontro.

Giovanni Caforio

viv@voce

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