Mise – Ilva. UGL: “Vogliamo chiarezza e garanzie”. Terminata la seconda sessione al Mise dedicata al Gruppo Ilva ed in particolare allo stabilimento di Taranto
![Mise – Ilva. UGL: “Vogliamo chiarezza e garanzie”. Terminata la seconda sessione al Mise dedicata al Gruppo Ilva ed in particolare allo stabilimento di Taranto](https://www.vivavoceweb.com/wp-content/uploads/2018/02/1a8.jpg)
Nota stampa del segretario confederale Alessandro Calabrese
“Lamentiamo come ieri la mancanza di discussioni dettagliate riguardanti il nostro stabilimento. Purtroppo ribadiamo che la discussione è quasi esclusivamente dedicata alla metodologia applicata in ambito Europeo da ArceloMittal ed in particolare la loro organizzazione in Belgio nel siderurgico Gant, che se pur molto simile, ha delle dimensioni molto ridotte rispetto a quello che occupa il siderurgico nella città di Taranto.
La discussione sostanzialmente si era indirizzata sulla differenza dei metodi e degli impianti, ma ancora una volta senza scendere troppo nei dettagli.
Pertanto le OO.SS. hanno ribadito più volte che l’Ilva di Taranto è strutturata in modo completamente diversa, come in primis le partecipate dimostrano, che tra l’altro spesso hanno un CCNL diverso da quello metalmeccanico, come Taranto Energia (Centrale Elettrica Ilva) e nello specifico la UGL ha ribadito la necessità di intraprendere discussioni separate anche relative ai servizi, come quello logistico, dei trasporti e delle mense che spesso e volentieri si concatenano con i servizi coperti in parte dall’indotto.
E’ importante infatti per la UGL che non vengano trascurati i reparti che non sono compresi specificatamente nell’impianto di produzione, che però sono composti da tantissimi Lavoratori.
Non potendo Arcelor Mittal, ancora oggi, scendere nei dettagli sul siderurgico tarantino, avendolo fatto le OO.SS. con una serie di domande specifiche, hanno comunque risposto cordialmente nel limite del possibile e confermato la volontà di collaborare e valutare tutti gli aspetti della trattativa, senza tralasciare nulla al caso.
Come UGL oltre le diverse problematiche oramai risapute, continuiamo a chiamare questa una trattativa “sociale”, ricordando che per come Arcelor Mittal ha descritto la propria struttura in Europa, emergono delle preoccupazioni non di poco conto, come l’approvvigionamento delle materie prime che nella loro struttura è centralizzato e che andrebbe pertanto ad intaccare sul territorio tarantino tutte le aziende che al momento si interfacciano e collaborano con l’attuale Ilva.
In merito alla terzializzazione inoltre, cioè capire quali sono le attività che dovranno svolgere i Lavoratori diretti e quali invece verranno terzializzate, Arcelor Mittal esaminerà il contesto con la speranza che possa darci delle risposte concrete.
Purtroppo la trattativa che procede molto a rilento ha un’entità di notevole importanza e grandezza strutturale, nella quale nulla può essere lasciato al caso, ma vogliamo più chiarezza, non abbiamo mai ricevuto risposta sugli esuberi inizialmente dichiarati da quale fonte o studio fossero ricavati, non abbiamo concretezza su quale sia la struttura da applicare al nostro siderurgico e non è chiaro ancora tutto il “mondo” lavorativo che circonda Ilva, come verrà tutelato e salvaguardato”.