DEPURATORE CONSORTILE. “La battaglia per scongiurare lo scarico a mare non è ancora finita”

DEPURATORE CONSORTILE. “La battaglia per scongiurare lo scarico a mare non è ancora finita”

Comitato Noscaricoamare: “Riconosciuto il nostro contributo”

Dal verbale scaturito dalla riunione del 7 aprile scorso, svoltasi negli uffici della regione Puglia a Bari, si evince quanto il lavoro del Comitato Noscaricoamare sia stato fondamentale per il nostro territorio e per la soluzione del problema “scarico a mare” del depuratore consortile Sava-Manduria e marine.

Fin dalla sua costituzione, estate 2011, è stato perseguito l’obiettivo di scongiurare la condotta sottomarina o lo scarico in battigia per preservare il bene primario e comune che è il mare.

Nel febbraio 2012 l’allora coordinatrice del Comitato, prof.ssa Liliana Digiacomo, chiese la collaborazione  del prof. Mario Del Prete, che, insieme al prof. Angelo Caliandro, produsse la prima relazione scientifica che fu presentata  alla  Regione Puglia per dimostrare analiticamente l’esistenza di una ipotesi alternativa credibile in sostituzione dello scarico in mare in condotta o in battigia. Da allora si è potuto dar voce scientificamente al Comitato ed al Comune di Avetrana, tanto che, con la relazione a firma del prof. Del Prete, depositata nell’incontro in Regione dell’8 settembre 2014,  si è scongiurato l’accordo, sottoscritto  il 4 agosto precedente, tra sindaci e Regione sulla condotta sottomarina.

Il Comitato ha successivamente collaborato ancora una volta, preparando la proposta congiunta dei Sindaci di Manduria e Avetrana, presentata nel dicembre 2014, per l’eliminazione della condotta.

Oggi, dal verbale dell’incontro di Bari del 7 aprile, viene confermata la validità delle proposte del Comitato in quanto a verbale è riconosciuto che la proposta di scarico emergenziale in contrada Specchiarica non comporta alcun tipo di scarico a mare.

Il comune di Avetrana ha inoltrato la proposta di una traslazione più verso nord dell’ubicazione del sito del depuratore, in quanto troppo vicino a zona Urmo.

 Il Comitato non è contrario a proposte che possano essere beneficio per le Comunità e metterà a disposizione le proprie competenze per altre risoluzioni che tengano conto di tutte le variabili in gioco nella scelta del sito. C’è da dire però che tutta la zona della Marina rimane con la prospettiva di non essere mai servita dalla rete idrica e fognaria.

Non bastano le vaghe promesse del comune di Avetrana di recepire i reflui delle Marine in quanto il suo depuratore è già sottodimensionato e con scarico dei reflui in cava dismessa per deroga temporanea all’attuale normativa.

Nella proposta dello spostamento del depuratore, a monte del bacino del Chidro, il Comitato ritiene impercorribile la predetta ubicazione in quanto lo scarico emergenziale è  previsto nel canale “te lu Rizzu” che è un canale facente parte del bacino idrico del fiume Chidro per cui tutto lo scarico si riverserebbe nella zona protetta del fiume.

I coordinatori del Comitato Noscaricoamare

Rino Giangrande

Pasquale Greco

viv@voce

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