GROTTAGLIE. Cattiva gestione amministrativa. “Ipotesi danno erariale”, Esposto alla Procura Corte dei conti

GROTTAGLIE. Cattiva gestione amministrativa. “Ipotesi danno erariale”, Esposto alla Procura Corte dei conti

Nota stampa dei Consiglieri comunali Pierluigi Di Palma, Francesco Donatelli, Massimo Serio, Aurelio Marangella, Loreto Danese

I sottoscritti Pierluigi Di Palma, Francesco Donatelli, Massimo Serio, Aurelio Marangella, Loreto Danese, nella qualità di Consiglieri Comunali di Grottaglie (TA), tenuto conto che, nell’ambito del proprio mandato, sono venuti a conoscenza di provvedimenti adottati dalla Giunta comunale che presentano anomalie tali da poter configurare un illecito di carattere amministrativo-contabile, in quanto potenzialmente idonei a poter provocare un danno erariale alle casse della città, considerato che – nonostante reiterate segnalazioni adottate nell’ambito dell’attività di vigilanza propria del Consiglio comunale – i predetti comportamenti non solo non sono stati, con ravvedimento operoso, rimossi, ma anche reiterati dalla Giunta in carica (cfr. p. 1) ovvero riproposti con fini elusivi della legge (cfr. p. 2), i suddetti, a fini di giustizia, segnalano quanto segue:

  1. Rivelatore di una cattiva gestione amministrativa è, in particolare, il provvedimento di recesso, adottato con deliberazione di Giunta n. 364/2016, della definitiva aggiudicazione dei “Lavori di sistemazione di Piazza Ciro Cafforio” per l’importo complessivo di ca. €55.000, solo perché giudicato dall’attuale Sindaco un intervento poco coerente con il suo programma “politico amministrativo di mandato” (sic !). Da segnalare il fatto che il progetto complessivo ammonta ad € 99.000 (cfr. delibera n. 631/2015) e che il recesso è costato il pagamento di € 6.350,76, oltre il danno per le spese progettuali. Peraltro, la risistemazione della piazza di cui si discute prevedeva, altresì, la istallazione di 18 corpi illuminanti, i cui lavori risultano assegnati con distinta commessa ad altra ditta che potrà avanzare autonomamente altra richiesta di risarcimento. Peraltro, la decisione di recesso, esplicitamente, si collega alla successiva segnalazione (cfr. p. 2) di affidamento diretto di uno studio di un Piano Urbano del Traffico (PUT), dando per certi, nel medesimo provvedimento, risultati (“si è del parere che Piazza Ciro Cafforio, per struttura, ubicazione e dimensioni, potrebbe essere utilmente destinata a parcheggio”) che non dovrebbero, assolutamente essere scontati, laddove lo studio fosse correlabile ad un affidamento trasparente. Al riguardo, pare opportuno evidenziare che, il 27 ottobre 2016, è stata discussa, in Consiglio comunale, una specifica interpellanza presentata dal consigliere Francesco Donatelli che, però, non ha fatto demordere l’amministrazione nel suo complesso (Giunta e maggioranza consiliare) dalla decisione di cui alla deliberazione n. 364/2016 che, quindi, con evidente consapevolezza, si è assunta la responsabilità di recedere da un contratto che, evidentemente, ha già comportato il pagamento di una penale alla ditta pretermessa a cui si potranno aggiungere ulteriori richieste risarcitorie;
  1. Inoltre, da segnalare, sempre a fini d’indagine contabile da correlarsi ad attesi risultati da parte della Giunta comunale, – come, esplicitamente, risulta dalla deliberazione n. 364/2016 di cui sopra – la  deliberazione n. 529/2016 di revoca della precedente n. 470/2016, relativa all’affidamento diretto al Politecnico di Bari – dICAR di uno studio con il compito di elaborare e adottare un piano del traffico per decongestionare il Centro Urbano che, nonostante il maldestro tentativo di eludere il dato normativo con il finanziamento, sempre al citato Dipartimento Universitario, di una borsa di studio di € 24.000, affiancando, a questa, comunque un affidamento diretto per € 12.200 più IVA, continua a presentare evidenti criticità rispetto al consolidato orientamento giurisprudenziale (cfr. ad es. C.d.S. V sez. n. 3849/2013) che vieta la cooperazione tra enti pubblici di cui all’art. 15 della l. n. 241/90 quando, come nel caso di specie, l’Università si pone rispetto al Comune di Grottaglie nella veste di un qualsiasi operatore economico privato. In questo caso, da sottolineare sia l’evidente finalità elusiva della deliberazione n. 529/2016, di dissimulata revoca della precedente deliberazione n. 470/2016, perché palesemente illegittima, sia il fatto che, con evidente consapevolezza, la Giunta e specificamente il Sindaco si sono assunti la responsabilità di sottoscrivere una convenzione che, in mancanza di elementi concorrenziali, presenta anomalie sul costo che la spett.le Procura potrà valutare sussistere nel corso delle propria indagine, laddove, sulla base di quanto esposto, ritenga di procedere.

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