Quattro gruppi di lavoro nel workshop “Il parco che vorrei”: nascono nuove idee per far rinascere con “UPPark!” il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”

Quattro gruppi di lavoro nel workshop “Il parco che vorrei”: nascono nuove idee per far rinascere con “UPPark!” il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”

Tre anni di attività per valorizzare finalmente il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, il parco naturale regionale più grande della Puglia che si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto, da Ginosa fino a San Marzano, passando anche da Martina Franca e Grottaglie, comprendendo anche il brindisino Villa Castelli

È il progetto “UPPark”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che vede all’opera un ampio partenariato, tredici organizzazioni e istituzioni con capofila il WWF “Trulli e Gravine”.

Il Progetto “UPPark!” prevede, oltre all’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, rendendolo pienamente fruibile ai cittadini, anche una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco: il Progetto “UPPark”, infatti, intende anche preservare l’integrità dei questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.

Nell’ambito del progetto “UPPark” ieri (27 ottobre) si è tenuto, a Massafra nel “Palazzo della Cultura”, il secondo incontro dell’iniziativa “Wake-Up Park!” coordinata dall’APS “Learning Cities”.

A questo secondo workshop, dal titolo “Il parco che vorrei”, hanno partecipato professionisti (architetti, paesaggisti, agronomi, ingegneri…), funzionari pubblici, associazioni locali, imprenditori e cittadini. Si tratta di persone che, verso lo sviluppo dell’area del parco, nutrono forme di interesse economico, ambientale, sociale e culturale.

Nel workshop, dopo una riunione preliminare, si sono costituiti quattro gruppi di lavoro che hanno lavorato, adottando la metodologia EASW (European Awareness Scenario Workshop), un classico della progettazione partecipata.

Attraverso una metodologia di interazione strutturata, i partecipanti avranno modo di confrontarsi su diverse opzioni di sviluppo, per poi approfondire in piccole unità di lavoro la stesura di bozze progettuali. 

Nel workshop sono state così presentate proposte attive sulle possibili forme di sviluppo sostenibile del territorio coinvolto, lavorando tutti insieme per la costruzione di una cosiddetta “visione condivisa”

Tali idee, sebbene in embrione, potranno poi essere sviluppate, promosse o accolte, dai diversi livelli di autonomia locale in una logica di sinergia ed collaborazione, sulla base delle rispettive aree di interesse.

Infatti l’auspicio di “Learning Cities” è che, nell’ambito di queste esperienze, emergano idee progettuali e indicazioni che andranno a integrare le attività già programmate del progetto “UPPark”.

Più in generale si auspica che, anche attraverso l’organizzazione di questi eventi tematici, nell’ambito del progetto “UPPark” si attivi una piattaforma collaborativa che contribuisca ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza, nei territori del parco, di quale nuovo ruolo si possa progettare per il parco stesso e quale responsabilità coinvolga gli attori dello sviluppo locale nel sostegno a tale ruolo

Il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”

Con una superficie complessiva di 25.000 ettari, infatti, il Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine” è la più estesa area protetta regionale: il parco si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie e San Marzano) e su quello del comune brindisino di Villa Castelli.

Questo enorme territorio è stato compreso nel Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine”, costituito ex lege nel 2005, con l’evidente intento, seppur non dichiarato, di mettere assieme i territori della “pietra scavata” che hanno dato vita ai villaggi rupestri e quelli della “pietra costruita”, quei “thòlos” da cui discendono i trulli della Murgia.

Non esiste altrove, in tutta l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con ricchezze naturalistiche e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità.

È un vasto territorio in cui sono altresì comprese aree a fortissima antropizzazione, si pensi alla Gravina di Statte ubicata a pochi chilometri dalla zona industriale di Taranto, che per questo motivo devono essere tutelate e valorizzate con maggiore attenzione.

Per questo c’è oggi il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che prevede l’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” rendendolo pienamente fruibile ai cittadini.

Attuando una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco, inoltre, il Progetto “UPPark” intende preservare l’integrità dei questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.

Il progetto è stato proposto dal WWF “Trulli e Gravine”, in qualità di capofila, insieme a un ampio partenariato che comprende la Provincia di Taranto, in qualità di organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, la Casa Circondariale di Taranto, lo IAMC-CNR, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Gruppo Speleologico Martinese, l’Associazione “Learning Cities”, il Club Unesco, il CNSAS Servizio Regionale pugliese, il Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano, “La Mediana”, e la Federazione Speleologica Pugliese.

Tra le tante iniziative tese a dare nuova vita il parco naturale regionale più grande della Puglia, si segnala il restauro conservativo di alcuni immobili dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia, tra questi la Sala Comune e la vecchia stalla della antica masseria in cui, dopo il loro ripristino, saranno realizzati un infopoint e un ufficio accoglienza a favore di tutti coloro che, cittadini o turisti, vorranno visitare la zona percorrendone i sentieri, a piedi o in bici; nella struttura, inoltre, saranno organizzate ed ospitate iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e promozione dei corretti stili di vita a contatto con la natura.

L’Oasi WWF Monte Sant’Elia, una delle sette Oasi WWF in Puglia, rientra infatti nel Parco “Terra delle Gravine” e nel SIC-ZPS Area delle Gravine; l’Oasi si estende per circa cento ettari in agro di Massafra comprendendo un bosco di leccio, macchia mediterranea, pascoli, seminativi e una masseria storica.

L’Associazione WWF Trulli e Gravine, che gestisce da sei anni l’Oasi WWF Monte Sant’Elia a titolo gratuito, opera in Provincia di Taranto dal 1985 per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, distinguendosi per lo spirito di coinvolgimento della cittadinanza in attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e per la fattiva collaborazione volta ad orientare le amministrazioni pubbliche verso programmi, accordi e progetti per il raggiungimento delle finalità associative.

Learning City è una comunità capace di percepire, comprendere, prevenire ed orientare attivamente il cambiamento, riconoscendo la centralità del tema dell’Altro. É il luogo del dialogo interculturale. É sempre più diffuso il bisogno di confronto e cooperazione, soprattutto su scala transnazionale, tra comunità locali, in termini di politiche, servizi, innovazione e benessere, nel rispetto delle tradizioni e della storia, e valorizzando le specifiche tipicità. L’Associazione Learning Cities opera su questi temi, declinandoli in termini di sostenibilità, apprendimento e partecipazione cittadina. 

Learning Cities è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro a cui possono associarsi persone fisiche, enti ed associazioni. Tra i suoi obiettivi c’è anche quello di supportare la Pubblica Amministrazione locale ad attivare processi di governo partecipato.

L’Addetto stampa

Marco Amatimaggio

marco.amatimaggio@gmail.com

viv@voce

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