Xylella fastidiosa: la FAO lancia la cooperazione tecnica tra i paesi dell’Africa, Medio Oriente e Nord Africa contro la malattia devastante dell’ olivo

Xylella fastidiosa: la FAO lancia la cooperazione tecnica tra i paesi dell’Africa, Medio Oriente e Nord Africa contro la malattia devastante dell’ olivo

La lotta contro l’avanzata della Xylella fastidiosa ha portato l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ieri a Tunisi, nel corso di un seminario regionale che proseguirà fino al 2 settembre 2016 ad organizzare un workshop per discutere di questo parassita che devasta gli oliveti in Italia e in parti della Francia

Il progetto che coinvolge sette paesi della regione del Medio Oriente e dell’Africa Nord (Algeria, Egitto, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia) mira a sostenere gli sforzi da parte dei governi per ridurre il rischio di introduzione e la diffusione del batterio “Xylella fastidiosa”. La FAO ha preparato questo progetto in risposta alle richieste da parte dei governi dei paesi dell’Africa, Medio Oriente e Nord Africa, su direttiva delle Nazioni Unite.

Si tratta di un progetto di cooperazione tecnica per sviluppare un piano di emergenza, e per impedire l’introduzione di malattie nelle culture dei paesi della regione. La complessità dei batteri ospitanti la “Xylella fastidiosa” e le sue diverse modalità di trasporto aumentano il rischio della sua introduzione, dato il numero di piante ospiti potenzialmente infette attraverso il commercio. A tal fine, è perentorio rivedere e rafforzare le misure fitosanitarie applicate e per stabilire un programma di sorveglianza armonizzato.

Il progetto sarà quello di rafforzare la capacità dello staff tecnico delle istituzioni e degli agricoltori sulla diagnosi precoce, la diagnosi, sorveglianza e misure fitosanitarie e fornendo ai vari paesi monitoraggio e piani di azione per la gestione dei batteri della “Xylella fastidiosa” a livello nazionale.

I programmi di sensibilizzazione dovrebbero coprire tutte le parti interessate e partner in paesi coinvolti attivamente nella sua attuazione per tipo di attività, attraverso programmi di sensibilizzazione per promuovere misure preventive contro questo batterio.

Per la prima volta, comunica Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti s’incontreranno i rappresentanti dei principali paesi africani e del Medio Oriente, che potranno effettuare varie visite sul campo e incontrare laboratori di analisi e valutare la diagnosi, il monitoraggio e il controllo del batterio della Xylella che sta colpendo gli alberi di ulivo nel sud della Puglia.

Tra i possibili temi dell’incontro saranno affrontati test di patogenicità, al fine di verificare se è possibile confermare l’ipotesi controversa di una causa-effetto diretta tra la presenza dei batteri della  Xylella negli ulivi e lo sviluppo della sindrome del disseccamento rapido. Anche se probabilmente saranno necessari anni per ottenere risultati completi, alcuni dati preliminari potranno essere rilasciati in questi giorni

viv@voce

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