POLITICA. Cade De pascale, cade Andrisano. Il prossimo sarà IAIA?

POLITICA. Cade De pascale, cade Andrisano. Il prossimo sarà IAIA?

Riflessioni dopo gli esiti della tornata elettorale torricillese e quella fragagnanese, con qualche nota su quella quasi imminente savese

Nell’appena passata domenica i due Comuni limitrofi, Torricella e Fragagnano, sono stati chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale dopo la naturale durata della legislatura. De pascale, il sindaco uscente di Torricella, e Andrisano sindaco uscente di Fragagnano, si sono riproposti all’elettorato per riottenere la fiducia.

PEPPO TURCO

Entrambi sono stati bocciati dagli elettori. Per certi versi, francamente lo possiamo anche dire, se la sono cercata. Il lettore potrà dire: perché? Prendiamo, per ora Torricella: Comune fresco di annoverare nella massima assise istituzionale regionale due Consiglieri che fanno di nome Francesca Franzoso e Peppo Turco, di schieramento opposto.

FRANCESCA FRANZOSO

Un risultato eccellente per i due neo Consiglieri ma, su tutto, per la piccola comunità torricillese che non aveva mai, dico mai avuto, rappresentanza istituzionale al Consiglio regionale così corposa. E questo è un dato di fatto. Innegabile.  Ma a pochissimi mesi da questo risultato straordinario dietro la porta vi erano le elezioni comunali. Tutti sappiamo bene che nel Comune limitrofo qualunque coalizione arrivava al fotofinish la differenza era di solo qualche decina di voti. E non di più.

FRANCESCO TURCO

Quindi si svolgeva il tutto sul classico filo del rasoio. E questo, senz’altro, non è bastato a far ragionare il centrodestra che vedeva due candidati sindaci, Francesco Turco e l’uscente Emidio De pascale, per giunta rappresentanti della stessa area, diciamo così, politica. Quindi un elettorato, logica delle cose, di appartenenza politica diviso in due.

Un mese e mezzo fa parlando con un amico il quale mi riferì di queste decisioni suicide dissi testuali parole: “E allora hanno spianato la strada al candidato del centrosinistra!” Non avevo fatto di certo la scoperta della ruota, ma era alquanto evidente che le urne avrebbe determinato la vittoria del centrosinistra proprio in virtù dell’analisi numerica fatta sopra.

MICHELE SCHIFONE

Se volessimo “attaccarci” ai numeri, non sbagliamo affatto e per nessuna ragione. Vediamoli: sono stati 1.264 i voti che hanno determinato l’elezione a primo cittadino di Michele Schifone. Francesco Turco e Emidio De pascale, hanno avuto rispettivamente 891 e 841. Se facciamo la sommatoria tra i due candidati sindaci del centro destra il risultato è uno solo: 1.732 voti. E questo significa che l’elettorato del centrodestra a Torricella c’è.

E quindi ipotizziamo che, se ci fosse stato un solo candidato sindaco, il centrodestra avrebbe vinto le elezioni. Matematica è questa. Ora non entriamo sul fatto di chi ha ragione o meno. Ma ciò che vale è questo: hanno perso un’occasione. Di politica non c’è nulla.

E andiamo a Fragagnano, altro Comune limitrofo. Qui si presentava all’elettorato il sindaco Andrisano, apparentemente vaccinato in politica e intimo amico del sindaco pro tempore savese IAIA, entrambi appartenenti all’ultima ora della scuderia di Raffaele Fitto. Anche qui le cose non hanno funzionato.

GIUSEPPE FISCHIETTI

Altri candidati sindaci del centrodestra erano sui tabelloni elettorali. Risultato? Andrisano è stato bocciato dall’elettorato fragagnanese,  il quale gli ha preferito l’emergente Giuseppe Fischietti a una distanza di soli 100 voti.

Che ben vengano le facce nuove in politica.

Che ben vengano i giovani a rinnovare la classe politica. Ma questa volta, i così detti “vecchi”, non stati manco capaci di capire la matematica che, spesso e volentieri, era un loro cavallo di ritorno.

E aver scritto sul titolo “Cade De pascale, cade Andrisano. Il prossimo sarà IAIA?”, l’analisi fatta sopra non è affatto malvagia.

IAIA non ha una coalizione. Non ha un elettorato, e qui basta vedere le ultime batoste prese alle passate politiche, alle europee e alle ultime regionali.  

La sua amministrazione non ha un indirizzo politico.

Ha solo la forza numerica, nata in un certo contesto storico del paese.

DARIO IAIA

Il “Patto per Sava”, distrutto in tutto e per tutto, non esiste più. E ad oggi è pronta anche la lapide. E in questi passati anni lo IAIA ha distrutto anche l’unico ponte che, potenzialmente poteva servirgli per il rilancio, ovvero quello di Forza Italia. Che farà il sindaco pro tempore savese?

Che farà? Farà l’ultima prova di muscolatura, e in mancanza di successo,  tornerà a fare il Consigliere di opposizione che forse gli si addice di più?

Oppure si ritirerà dalla scena “politica”, consigliabile da parte del nostro giornale questo, e salterà un turno?

L’eutanasia della presunzione sta già bussando alle porte …

Giovanni Caforio

viv@voce

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