SAVA. Una giornata solare di un autunno all’insegna della “curiosità” …

Caforio e Carrieri? Attenti a quei due!

Oggi, martedì 10 novembre, avevamo un appuntamento per un Corso di aggiornamento dell’Ordine Nazionale dei giornalisti a Taranto. Tassativo in quanto bisogna collezionare un certo numero di crediti per poter “scappottare” l’anno in corso.

Ore 8.15. Vestito con giacca blu e camicia celeste, jeans e scarpe ginniche mi avvio all’incontro in Piazza con Mimmo Carrieri, anche lui investito dai crediti formativi. Appena uscito da casa il primo savese, vistomi con la giacca blu e non particolarmente casual, mi dice: “Hai una causa oggi?” Sorrido e vado avanti.

Incontro Carrieri e ci rechiamo al Bar. Due caffè ci aspettano al banco. Un altro savese: “Hai una causa oggi?” Ennesimo sorriso.

Il tempo di recarci al monumento dei caduti, luogo di appuntamento con altri due giornalisti messapici e da un auto in corsa pronta la domanda: “Ahò? A do tà scjì sunà tutti e ddoi oscji?” Tradotto è “dove vi tocca oggi?” Visti assieme, per molti, è un brutto segno. E poi di primo mattino è più serio.

Taranto ore 9.30. Arrivati a destinazione. Espletato il compito professionale ci rechiamo in Procura visto che dista pochissime decine di metri. Ci incontriamo, per l’occasione, con l’avvocato che cura le cause del nostro giornale giusto per un caffè.

Primo del secondo caffè mattutino ecco pronto un altro saluto.

Stavolta a Carrieri: “Ti seguo sempre. Continua sempre così”. E’ un avvocato noto del foro tarantino.

Il tempo di prendere il caffè e quasi all’uscita del tribunale ecco l’ennesima considerazione, visto che siamo insieme: “Che state facendo qua tutti e due? Avete combinato qualche casino?”

Ultima affermazione di un titolato della Procura …

Giovanni Caforio