Taranto. CROLLI NELLE SCUOLE: ORDINANZA DI CHIUSURA PER L’ISTITUTO VIOLA

Taranto. CROLLI NELLE SCUOLE: ORDINANZA DI CHIUSURA PER L’ISTITUTO VIOLA

La chiusura della sede di Via Zara  è stata stabilita sino al 30 giugno

Ieri a Taranto il Sindaco Stefano ha firmato l’ordinanza di chiusura dell’Istituto Comprensivo Viola per permetterne la messa in sicurezza ed il ripristino delle pareti esterne, dopo che lunedì notte era crollato un tratto di pensilina, proprio davanti alle classi della scuola materna. E’ prevista, oltre la messa in sicurezza anche l’eliminazione di tutta la pensilina dall’edificio.

Al momento del crollo era appena stato chiuso il seggio elettorale. L’episodio è uno dei tanti ed accresce lo stato di preoccupazione per la condizione precaria degli edifici ed il pressapochismo con cui, da sempre, si affronta la questione sicurezza degli edifici scolastici.

Poco tempo fa, esattamente il 15 aprile, si era verificato un distacco dal soffitto, di 5 metri quadrati di intonaco per uno spessore di 3 centimetri, in una classe della scuola elementare di Ostuni “Pessina”. Erano state colpite alla testa due bambine di sette anni. L’edificio, inaugurato nel 2015, dopo i lavori di ristrutturazione, riapriva dopo quattro anni di chiusura. Venne disposto poi il sequestro dell’intero immobile, a seguito dell’incidente. Si parlò in quell’occasione di preventivi al ribasso.

Ma la fatiscenza delle scuole o le ristrutturazioni “arrangiate” riguardano tutta l’Italia e così avvengono episodi, anche non gravissimi, di continuo, inquietanti, perché testimonianza continua di un abbandono perenne e rischioso, nei confronti della vita delle persone e dei ragazzi.

Ricordiamo ancora, poco tempo fa, esattamente il primo aprile, la scuola media di Campi Bisenzio, provincia di Firenze, in cui cadde una finestra e poi, ancora, l’alberghiero di Pescara con il suo intonaco pericolante e tanti altri episodi, senza danno particolare alle persone, sino al drammatico avvenimento del gennaio 2014 in cui perse la vita lo studente di 17 anni, Andrea de Gabriele, in una scuola di Lecce, la succursale del Liceo scientifico “De Giorgi”.

 Il ragazzo cadde in un pozzo luce, rompendo la rete metallica che lo proteggeva. Il pozzo si trovava all’interno di uno spazio adibito alle attività di educazione fisica e la rete metallica non resse al precipitare del suo peso per una decina di metri.

 E potremmo ancora, ricostruire all’infinito, episodi in aumento e sui quali le proteste convergono, sempre più energiche e circostanziate oltre che dagli insegnanti, anche da parte di studenti e genitori in prima linea.

Ma è proprio di questi giorni la notizia di Palazzo Chigi, secondo cui, sono stati sbloccati 905 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Il Decreto Mutui finanzierà più di 6.300 progetti di manutenzione, di messa in sicurezza e nuova edificazione di scuole durante il triennio 2015-2017.

La programmazione, svolta sulla base delle priorità degli enti locali per un fabbisogno di 3,7 miliardi, potrà essere coperta economicamente nell’ambito dei primi 1300 interventi “grazie ai 905 milioni dei mutui agevolati che le Regioni potranno accendere, con oneri ed ammortamento  a carico dello Stato, con la Bei (Banca Europea per gli investimenti) e la Cassa Depositi e Prestiti”.(Il Quotidiano della PA.it)

MARIA LASAPONARA

viv@voce

Lascia un commento