REATO DI OMICIDIO STRADALE: Primo sì in commissione Senato
Il reato di omicidio stradale potrebbe diventare presto realtà. Riccardo Nancini dichiara: “lo dovevamo a coloro che, sulle strade, hanno perso un figlio”. Prevista la reclusione e revoca della patente fino a 30 anni
La Commissione Giustizia ha approvato quasi all’unanimità il disegno di legge volto ad introdurre il reato di omicidio stradale. L’unico voto contrario è giunto da Forza Italia che ha ritenuto eccessiva la sanzione della revoca della patente fino a 30 anni. Si introdurrà, quindi, molto probabilmente il delitto di omicidio stradale e nautico.
“Chiunque guida un veicolo a motore, una imbarcazione, una moto d’acqua in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di droghe e causa la morte di una persona è punito con la reclusione da 8 a 12 anni; pena che arriva a 18 anni in caso di omicidio plurimo. Pene severe anche per chi provoca la morte di una persona in seguito a una manovra pericolosa, anche se non si è sotto l’effetto di alcol o droga: dai 7 ai 10 anni se l’incidente mortale avviene perché si attraversa un incrocio passando con il semaforo rosso o si fa una manovra di inversione del senso di marcia o un sorpasso in prossimità delle strisce pedonali”.
La stessa pena sarà applicata anche in caso di incidente mortale in acqua se chi guida l’imbarcazione procede ad una velocità superiore al doppio di quella consentita o se circola in uno specchio d’acqua nel quale non è consentita la navigazione.
Per quanto riguarda la revoca della patente bisognerà distinguere se si uccide qualcuno mentre si guida ubriachi (revoca fino a 15 anni) , se in passato si è stati già sottoposti all’alcol test (revoca fino a 20 anni) ed infine se si guida in stato di ebbrezza e si supera il limite di velocità (revoca fino a 30 anni). «Una buona notizia, uno straordinario passo avanti», per il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini. Soddisfazione espressa anche dal Ministro Alfano.
Gabriella Miglietta