SAVA. “Non pensavo che, quello che ho visto al Centro dei diversamente abili, potesse accadere anche nel nostro paese”

SAVA. “Non pensavo che, quello che ho visto al Centro dei diversamente abili, potesse accadere anche nel nostro paese”

Da Ivano Decataldo, Consigliere comunale di SavaInMovimento, riceviamo e volentieri pubblichiamo

E non mi riferisco solo a quello che ho visto, ma soprattutto a quello che ho provato nel toccare tutto quello spreco, quell incuria, quell abbandono, e subito dopo ho incontrato al Comune una signora disperata che chiedeva aiuto per sopravvivere e nessuno aveva risposte per lei.

Quella donna era una delle tante che un tempo andava a mangiare alla mensa della caritas, chiusa da due anni, dopo che apparsero sui giornali i titoloni: STRAORDINARIO RISULTATO, LA MENSA CARITAS APERTA ANCHE D’ESTATE… non si sa di quale anno!

RISULTATO: la mensa rimane chiusa dall’inverno successivo a tutt’oggi, il parroco chiede 5.000€ l’anno per riaprirla, da solo non può farcela!

È tanto difficile cercare queste risorse? Basterebbero 100€ al mese da parte degli Assessori e del Sindaco per permettere la riapertura, poi un po di volontari per cucinare, ecc, ecc, si sarebbero trovati. Tanta gente potrebbe beneficiare di un diritto sacrosanto: MANGIARE!
La colletta alimentare va bene, un particolare ringraziamento va alle associazioni e ai loro volontari, ma la gente in difficoltà non mangia solo una volta l’anno, a Natale…

Ritornando al sopralluogo di oggi, non ho davvero parole per esprimere la rabbia, l’impotenza, la frustrazione, nel vedere oltre 55.000€ di arredi abbandonati in quelle condizioni, probabilmente inutilizzabili fino all’apertura della struttura, 450.000€ di spese per realizzare la struttura, ora ci vorranno altri e 85.000€ per ripristinare la struttura soggetta a incuria, abbandono e atti vandalici…

Fa male poi leggere dalle righe di un giornale che l assessore ai Lavori Pubblici e il Sindaco in appoggio, il tentativo di giustificarsi cercando di farci passare per bugiardi e strumentalizzatori, affermando che la struttura era sorvegliata dalla vigilanza e che noi dichiariamo il falso, è come puntare una pagliuzza quando nell’occhio c’è una trave!
Le foto parlano da sole! Altro che atti vandalici, qui si va molto oltre… e non ditemi che nessuno non sapeva!

Chi ha visto, non poteva agire prima?

È possibile che abbiamo dovuto far scoppiare questo casino prima che qualcuno andasse addirittura a tagliare l erba e ripulire l area qualche ora prima del sopralluogo?

TANTI GLI INTERROGATIVI, LE RISPOSTE? TUTTE AMARE, TROPPO AMARE…

P.S. Ho fatto notare in commissione consiliare di questo pomeriggio che sul preventivo della vigilanza non era presente il Centro Dopo di Noi, come confermato dal vigilante…. peccato che nella determina dirigenziale di approvazione del preventivo il centro era presente, ma nessuno si era accorto che nel preventivo non ci fosse! Erano tutti increduli! ASSURDO! …. ma forse il consigliere Zurlo ha ragione quando in commissione dice: “tanto la vigilanza la paghiamo giusto per….”
…..altri 3.600€ giusto per? NON HO PAROLE….

Eppure la struttura è dotata di impianto d allarme, ma era spento al momento del furto… credo… chiedo: come mai?? Mi rispondono che non c era energia elettrica…
Ma come è possibile visto che il comune impegna soldi da circa 3 anni per pagare le bollette enel? Per tenere l impianto disattivo?

Ovviamente ora è troppo tardi, l impianto elettrico è da rifare, la struttura anche, intanto i disabili gravi sono sempre piu soli, le famiglie sempre piu abbandonate, gli operatori socio sanitari sempre più disoccupati e….. la donna di cui parlavo prima sarà ancora alla ricerca di un piatto per sfamarsi. Non credo che questa notte riuscirò a dormire, non so voi…

Vice Presidente del Consiglio Comunale di SAVA (carica vuota, s’intende)

Consigliere di Opposizione per Sava InMovimento – Ivano Decataldo

viv@voce

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