SAVA. Consiglio comunale del 17 marzo 2015. Tentativo di approvazione di una delibera illegittima!

SAVA.  Consiglio comunale del 17 marzo 2015. Tentativo di approvazione di una delibera illegittima!

E a dire che questa amministrazione professava, in campagna elettorale, “Trasparenza & legalità” …

Quello che è successo lo scorso martedì 17 marzo ha qualcosa di incredibile. Premesso che le delibere che vengono portare nel Consiglio comunale passano prima dalla Giunta. Quindi, una delibera viene dapprima discussa all’interno della Giunta e poi portata nella massima assise istituzionale savese per l’approvazione. In quanto, trattasi di debito fuori Bilancio. Andiamo alle immagini video le quali dicono tutto. Il Presidente del Consiglio Domenico Gigante, quasi sicuro candidato al Consiglio regionale alle imminenti elezioni nelle liste della Meloni, cita la delibera da approvare. E’ una sentenza del Giudice di pace di Manduria che condanna il nostro Ente a risarcire un danno subito da un nostro concittadino. Fin qui, è solo l’inizio.

Dopo la pronuncia di Gigante dai banchi dell’opposizione Arturo De Cataldo, capogruppo di Forza Italia: “Vorrei sapere come mai la scheda di Bilancio si presenta con una dichiarazione manifestatamente falsa”.

Gigante invita De Cataldo a ripetere la domanda. Il capogruppo di Forza Italia ripete la domanda. Silenzio in aula. Passano i minuti e il volto del segretario comunale, Irene Dimauro responsabile legale della delibera, si trova tra due fuochi. Il primo è quello di Arturo De Cataldo e il secondo, fuochino, con Gigante e il sindaco pro tempore Dario IAIA.  

Quest’ultimo, pare non preso dalla gravità dell’accaduto, dà uno sguardo quasi senza interesse all’oggetto in discussione, bisbiglia con Gigante e a tratti smanetta con lo smartphone. Passano i minuti, e il video  la dice tutta, De Cataldo incalza: “Presidente, io invito a ritirare la proposta di Delibera”. I minuti  passano. La Dimauro pare in seria difficoltà a districare la matassa.

Il Presidente del Consiglio dice: “C’era un errore nella data e la ritiriamo per un maggior controllo”. Ma De Cataldo prosegue: “Quindi, avete verificato che c’era il falso?” Gigante ribatte: “No il falso. Ci deve essere qualche errore e decido di ritirarla”. Bene, dopo questa descrizione sommaria di questi quasi sei minuti all’interno del Consiglio comunale, possiamo già sollevare seri dubbi sulla legittimità della Delibera da approvare e questi sono stati confermati dal ritiro della medesima.

E nel caso in specie, se non fosse stato sollevato il dubbio di illegittimità da Arturo De Cataldo, la delibera sarebbe passata? Sicuramente sì. Quindi veniva approvato un atto falso. La nostra domanda importantissima è questa: “Di chi è la responsabilità su tutto quello che è accaduto?”

La responsabilità cade tutta su Irene Dimauro, segretario comunale il quale avrebbe dovuto garantire la legittimità dell’atto. Cosa che non c’è stata. Ma andiamo ad un’altra responsabilità, quando succedono queste cose.

Come fa il sindaco IAIA, lui promotorissimo fautore della legalità (basta vedere l’immagine di Falcone e Borsellino sul suo account facebook ed è detto tutto, ndr)  ad avere ancora fiducia di un funzionario, scelto da lui stesso tra l’altro, che produce atti che quanto a chiarezza latitano?

Noi faremo i nostri passi ma chi amministra Sava oggi avrebbe dovuto fare altri passi. Ben altri passi. Anzi che dare al paese questa pagina vergognosa munita  di fortissimi dubbi di illegalità!

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento