SAVA. Chi è Giuseppe Saracino, neo assessore ai Servizi sociali

SAVA. Chi è Giuseppe Saracino, neo assessore ai Servizi sociali

Una giovanissima figura nella Sava politica. Il suo percorso “politico” parte dalla depurazione fascista di Fiuggi ai giorni nostri

Saracino è una delle ultime figure politiche che si è affacciata nel nostro Palazzo municipale. Sgambetta nella neonata Alleanza Nazionale che conosce i vagiti a Fiuggi con la svolta, e la condanna ferrea del fascismo, da parte del leader Gianfranco Fini.

E’ dirigente attivo del triste “Fronte della gioventù”, in passato su scala nazionale tristemente famoso, partecipa alla costruzione del movimento dei giovani collegato a filo doppio ad AN. Formazione politica savese che, a quei tempi, annoverava un certo Luigi Lomartire e un certo Dario IAIA. Saracino inizia il rodaggio all’ombra di questi due personaggi. Con una differenza sostanziale, politica, su tutto. Lomartire è ferreo nel suo tracciato politico, sposato sin da piccolo ma un dato di fatto è certo: conosce bene la politica e i suoi passaggi naturali.

IAIA, invece, a differenza di Luigi Lomartire, dimostra un “saper fare” ma troppo moscio. Andiamo avanti. Saracino nei travagli del centrodestra è in bilico: restare con Alleanza Nazionale, come d’altronde ha fatto Luigi Lomartire, o aderire assieme a IAIA al PDL di nuova costruzione berlusconiana? Molto probabilmente, il nostro Saracino, perde qualche sonno ma alla fine sceglie Luigi Lomartire che intanto a Sava ha creato la lista “IO SUD” dell’ex sindaco leccese, Adriana Poli Bortone. IAIA resta gregario nel PDL, quasi a fare la ruota di scorta al berlusconiano Ninì Decataldo. Da notare che in questo progetto “PDL” aderisce anche Maurizio Pichierri, allora consigliere comunale della DC per le autonomie.

Passano due anni e il PDL, a livello nazionale, si spacca: Gianfranco Fini abbandona le truppe berlusconiane e fonda la sua “Futuro e libertà”. Immediatamente a Sava, IAIA segue il già Presidente della Camera dei deputati. E Saracino, che sta facendo? Saracino viene coinvolto in un progetto ambizioso che Luigi Lomartire sbandiera con la presenza di tre consiglieri comunali. Gaetano Lomartire, Fabio Pennacchiotti e lui stesso. Quindi una nuova e sostanziosa formazione politica che ha la forza di sostituire i consiglieri dell’allora Udeur di Aldo Maggi, formazione politica e consiliare ormai spappolata.

“IO SUD” entra nell’amministrazione Maggi, Luigi Lomartire fa il regista e viene individuato il loro referente in amministrazione: Giuseppe Saracino, a cui viene assegnato l’assessorato alla Attività produttive, con delega al Commercio, alla Cultura, allo Sport. IAIA resta spiazzato: gli è stato “rubato” il pargoletto che teneva sotto la sua gonnella e aspettava la sua crescita in modo da averlo come braccio destro fidato. Anzi, fidatissimo. L’esperienza di IO SUD dura poco meno di due anni a Sava, il tempo di arrivare alla scadenza naturale della legislatura. E’ il 2012. Luigi Lomartire non presenta la lista di Adriana Poli Bortone, e Saracino dove va? Saracino torna all’ovile.

IAIA lo parcheggia in una lista della sua coalizione. In modo diradato, ma apparentemente. Eh già, un ex assessore della passata amministrazione deve stare un pochino nascosto in modo da non urtare i ben pensanti della politica del ricambio. IAIA vince le elezioni alla bulgara maniera e Saracino viene eletto consigliere comunale. Passano i mesi e l’amministrazione IAIA è ingessatissima. Piccole ma significative alzate di scudi all’interno dell’amministrazione. Saracino si erige a capo di 5 consiglieri di maggioranza che avvertono dei forti mal di pancia. Si fa collettore tra il tentato gruppo e IAIA. Passano alcuni mesi e alcuni degli aderenti che vedevano in Saracino l’improvvisato leader abbandonano l’idea del gruppo.

Troppo moscio, troppo lento. Queste sono alcune affermazioni degli aderenti, i quali sbarcano su altri lunari. Sempre nella maggioranza. Saracino credeva che poteva fare come Luigi Lomartire. Magari imitandolo, cioè catalizzando i transfughi. Ma Gino Lomartire è un altra cosa. La politica, la conosce bene molto bene a differenza di qualche improvvisato pesce lesso. Persa questa occasione, Saracino riprova: crea a Sava “Fratelli d’Italia”,  se mai ce ne fosse stato bisogno poi. In questo progetto porta con se Domenico Gigante, Presidente del Consiglio e il consigliere della maggioranza che fa di nome Mirko Piccolo.

Ecco formato il partito della Meloni. E mò? Sono passati quasi tre anni di amministrazione IAIA, che farà? Farà il consigliere comunale o vorrà riprovare l’esperienza amministrativa? Lentamente sposa la seconda ipotesi. Corrado Agusto lascia l’assessorato ai Servizi sociali, e torna consigliere comunale in quanto nella lista risultò il primo dei non eletti. Caso strano, la lista della Meloni non è stata presentata, come regola vorrebbe, nella massima assise istituzionale savese.

Ma che fa. Si tira a campare, come tira a campare il suo ex padrino politico. Oggi Saracino prende un assessorato di cui non conosce le dinamiche, non conosce la realtà difficilissima che un simile assessorato opera. Sarà una sfida per lui? Lo ricordiamo, a Saracino: mancano due anni alla fine della legislatura. E il suo, potenziale operato, sarà sempre sotto la lente di ingrandimento di questo giornale. Come lo è stato per Agusto, sarà anche per lui. E vedremo che risultati ci saranno. Se ci saranno poi.

Un indicazione: si attivi immediatamente per la riapertura della mensa della Caritas. Si attivi per gli emarginati savesi. Si attivi. Immediatamente!

Giovanni Caforio

 

 

viv@voce

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