TARANTO. “Il marciapiede scomodo”
Nota stampa dei Verdi per la Provincia di Taranto
Il 30 marzo 2012 un innocuo manipolo di tarantini ha inscenato un sit-in di solidarietà al giudice Patrizia Todisco, impegnato in quelle ore nell’incidente probatorio del processo Ambiente Svenduto. Manifestazione non autorizzata dalla Questura di Taranto in quanto concomitante con quella di ottomila dipendenti dell’ILVA. Zero incidenti in Corso Italia. Nessun intralcio alla viabilità. Nessun problema di ordine pubblico.
Oggi, a distanza di tre anni, arrivano le condanne per 32 componenti di quel pacifico sit-in. Come Verdi Taranto esprimiamo la nostra solidarietà ai cittadini colpiti dai provvedimenti e, senza riserva alcuna, rispettiamo la decisione del giudice. Riferendoci agli sviluppi più recenti del “caso Ilva”, pensiamo ai blocchi stradali non autorizzati messi in atto nelle scorse settimane da parte dei lavoratori dell’indotto ILVA e, a questo punto, nostro malgrado dobbiamo dare per scontate analoghe azioni da parte della magistratura.
Resta tuttavia intatta la nostra preoccupazione, cioè che venga mortificato lo spirito di quel sit-in, il suo messaggio civile, la disperata richiesta di giustizia, generando peraltro un effetto di deterrenza per qualunque iniziativa futura.
La rivendicazione pacifica e civile dei diritti fondamentali è qualcosa di sacro e la nostra Carta costituzionale è netta e chiara sulla priorità da seguire nell’attuare le tutele. Quella mattina, di fronte al tribunale, si invocava il diritto alla salute, il diritto alla vita. In un’altra zona della città, a spese dei padroni della ferriera, si rivendicava il diritto al lavoro.
Una maggiore aderenza ai dettami costituzionali consentirà a noi tutti di riappropriarci di quel senso civico del diritto ormai avvilito dalla contrapposizione e dallo scontro.
Vincenzo Fornaro e Annalisa Montanaro
Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto
Ada Le Noci e Luca Piccione
Portavoce dei Verdi per l’associazione cittadina di Taranto