SAVA. Il sindaco pro tempore savese esce allo scoperto dopo oltre un anno

SAVA. Il sindaco pro tempore savese esce allo scoperto dopo oltre un anno

Era da dicembre 2013 che IAIA non affrontava la Piazza

Con un face sulla propria bacheca, accessibile solo a chi la pensa come lui, IAIA ha deciso che parlerà alla cittadinanza savese domenica 22 febbraio in un pubblico comizio alle 18.00 in Piazza San Giovanni. La domanda è un classico: cosa dirà? Dirà ancora che il Comune di Sava è ai tempi del Medio Evo? Oppure dirà che sotto la sua gestione il paese ha fatto degli enormi passi da gigante? O parlerà dei suoi validissimi assessori che studiano la notte per poi mettersi all’opera di giorno?

Già. Cosa dirà il sindaco pro tempore IAIA che ha bruciato sull’altare dell’arroganza la spinta propulsiva che i savesi gli hanno dato nella primavera del 2012? Fra poco più di due mesi l’amministrazione comunale entrerà nel 4° anno di mandato. E già tre anni sono passati. E già IAIA avrebbe dovuto tirare le somme e dare la valutazione all’operato dei suoi assessori. Tre anni non sono pochi. Anzi, sono tanti.

E le verifiche non si fanno a oltre il 50% del percorso. Assolutamente. E se verifica ci sarà, caso mai, pare che l’unica sostituzione in seno all’amministrazione comunale è l’entrata di Giuseppe Saracino al posto di Corrado Agusto ai Servizi sociali. Scelta di sostituzione, questa, senz’altro dettata da ragioni personali del già sindaco Agusto.

E quindi, non un declassamento dello stesso. Se è come sembra, Saracino al posto di Agusto, quest’ultimo subentra in Consiglio comunale in quanto risultò il primo dei non eletti. E che cosa cambierebbe con Saracino ai Servizi sociali? Nulla. Ma davvero nulla. In quanto Saracino non ha la minima competenza su questa importantissima branca amministrativa.

Un tecnico, come Saracino, delegarlo a un reparto che non è di sua pertinenza, è solo una perdita di tempo. Già, il tempo. IAIA, all’inizio, diceva che c’erano 5 anni di mandato e che, alla conclusione di questi, la sua squadra amministrativa deve essere giudicata. Sempre se riesce  a portare in porto la fine della legislatura. Ma dopo Saracino, che altri cambiamenti ci saranno? Nessuno, pare. Della serie “squadra che vince non si cambia”. Non sappiamo, letteralmente, in cosa consiste questa “vittoria”.

Quindi resteranno i vari Calasso, i due Pichierri (Maurizio e Fabio) e la Sileno. In un classico la frase “la montagna ha partorito il topolino” a Sava non vale affatto. Non ha partorito nulla. Anzi, non ha concepito niente di niente. IAIA si trascina una squadra di assessori non all’altezza del compito.

E questo lo sa bene. Molto bene. IAIA, dato di fatto, pare che debba fare anche l’assessore per chi ha questo incarico, designato da lui stesso tra l’altro! Oberato da troppa responsabilità, da troppi schiaffi in faccia in virtù delle magre figure che i suoi giocatori fanno giorno per giorno. IAIA, si fermi. Si ponga una domanda, una sola: è ancora utile alla vita di questo paese?

Noi siamo convinti che ha bruciato l’immenso patrimonio di fiducia che il savese gli aveva riposto. Ora va avanti solo il classico “tira a campare”. Nel suo face dice che deve “informare sull’attività amministrativa di questi mesi e sui nostri progetti per il futuro”. Vedremo cosa dirà. E vedremo anche le tante pezze a colori che metterà per giustificare i ritardi, volontari, amministrativi.

In un prossimo articolo metteremo i punti, secondo il nostro giornale, degni di risposta dal primo cittadino savese quando salirà sul palco nel comizio del 22 febbraio 2015.

Poi, come al solito, la frecciata al nostro giornale: “Per fare chiarezza rispetto alla tanta disinformazione degli ultimi tempi”.

Ricordiamo al sindaco IAIA, ieri consigliere d’opposizione, quello che diceva prima della sua investitura a primo cittadino sull’informazione, ieri, del nostro giornale. Passata, oggi, come disinformazione …  

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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