Taranto. “INIZIANO LE GRANDI MANOVRE SALVA ILVA LOCALI E NAZIONALI”

Taranto. “INIZIANO LE GRANDI MANOVRE SALVA ILVA LOCALI E NAZIONALI”

Comunicato stampa di “Taranto respira”

TarantoRespira dice NO al tentativo che a tutti i livelli si sta provando a mettere in atto per mantenere in attività’ la grande industria dell’acciaio. Si e’ arrivati addirittura aI paradosso che il Gruppo Riva vorrebbe dettare condizioni al Governo Renzi con la solita teoria fritta e rifritta dell’importanza dell’Ilva sull’economia nazionale. Taranto strategica, crisi occupazionale da evitare, ambientalizzazione, investimenti per l’ecocompatibilita’, ecc.  Tutti argomenti che si scontrano con la realtà’ di un’industria che e’ ormai alla fine di un ciclo durato mezzo secolo e che riteniamo essere stato nel suo complesso nefasto per Taranto. Le grandi manovre sono iniziate, a livello nazionale e locale.

Siamo certi che già’ dal mese prossimo o poco più’ avanti, quando non ci saranno neanche i soldi in cassa per gli stipendi per gli operai, partirà’ la pressione di chi ha tutto l’interesse che l’Ilva prolunghi di qualche anno la sua agonia. Le banche prima di tutto che temono di perdere i loro crediti nei confronti dell’acciaieria e la proprietà’ che vorrà’ probabilmente migliorare la propria immagine offuscata da tante inchieste giudiziarie che avrebbero rotto quel ciclo economico virtuoso dei bravi imprenditori che sapevano come gestire una azienda che faceva utili.

Ecocompatibilita’, ci penserà’ forse il Sindaco Stefano a spiegarcela, visto che nella sua Giunta dovrebbe entrare un esponente di Legambiente che di questa teoria ne ha fatto sempre bandiera. 

Diciamo NO a questi miseri tentativi di salvataggio che si scontrano con le morti e con la devastazione ambientale.

TarantoRespira vi starà’ col fiato sul collo, politici nazionali e locali,  finche’ in questa città’ non vi sarà’ una vera inversione di rotta.

Nuovi progetti per Taranto, nuove opportunità’ di sviluppo vogliamo. Basta mantenere questo modello economico per una città’ sofferente, chiusa dalla grande industria. 

Giuseppe Aralla

TarantoRespira

viv@voce

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